Concessioni balneari, furiosi gli operatori di Cerveteri e Ladispoli • Terzo Binario News

Concessioni balneari, furiosi gli operatori di Cerveteri e Ladispoli

Nov 11, 2021 | Cerveteri, Ladispoli, Mare

La scadenza del permesso a fine 2023 pone il problema degli investimenti, Gianluca Vannoli: “Stiamo pensando di chiudere”; Francesca Lazzeri: “Colpo mortale al turismo di spiaggia”

Non è andata giù ai balneari la decisione del Consiglio di Stato – dettata dall’Unione Europea – di revocare le concessioni dalla fine del 2023 quando c’erano assegnazioni che dovevano durare fino al 2033 e di casi del genere sul Litorale ce n’erano parecchi.

Un cambiamento totale dello scenario, rimasto indigesto agli operatori che stavano valutando investimenti e ammortamenti che ora andranno totalmente rivisti.

“Noi siamo abbastanza preoccupati – dice Gianluca Vannoli, di Ezio La Torretta a Cerveteri – anche perché dopo la proroga tanti concessionari hanno investito molti soldi per ristrutturare e rinnovare le proprie attività e materiali, visto la possibilità di ammortamento fino al 2033.

Invece adesso ci troviamo costretti a pagare, se va male, gli investimenti entro un anno, oppure si dovrà tentare di bloccare i vari ordini già effettuati.

Da molti anni che i gestori aspettavano per investire, e adesso che lo hanno fatto si trovano costretti a delle decisioni drastiche. Noi ad esempio abbiamo fatto degli investimenti e ordini per nuove attrezzature per il prossimo anno, pari a 40mila euro e a questo punto non so cosa decidere, se portarla avanti, oppure contattare le ditte e disdire tutto”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Francesca Lazzeri: “Un colpo mortale al turismo balneare italiano, ma soprattutto alle imprese che lo gestiscono e che ne hanno fatto la storia.

Imprese per lo più a conduzione familiare, che impegnano migliaia e migliaia di lavoratori su tutti gli 8mila chilometri di costa.

Dopo le prescrizioni dettate dai DPCM che hanno portato a diminuire del 30/40% i posti disponibili negli stabilimenti balneari per garantire distanziamento e sicurezza dei vacanzieri per ben due stagioni ecco che arriva la mannaia: la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni, che fissa a dicembre 2023 e non più al 2033, la messa al bando delle concessioni, senza riconoscere diritti di prelazione a chi ha creato dal nulla e poi gestito l’impresa balneare.

Rileggeremo nei prossimi giorni con la dovuta calma la sentenza del Consiglio di Stato, ad una prima analisi sembrano emergere elementi discordanti tra i consolidati orientamenti giurisprudenziali e la tutela della proprietà aziendale, su questi temi ovviamente come singoli imprenditori balneari e con le associazioni di categoria torneremo a riunirci nei prossimi giorni. Quello che è certo è che non siamo certo disposti a cedere il passo alle multinazionali senza difenderci.”