Controlli anche nella sede della Salernitana
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Roma ha effettuato, su disposizione delle Procure di Roma e Tivoli, perquisizioni nelle sedi della Roma, Lazio e Salernitana nell’ambito di due indagini relative alla compravendita di calciatori. Le stagioni sotto la lente degli inquirenti sono 2017/18, 2018/19, 2019/20 e 2020/21. (ANSA).
In una nota della Procura di Roma si afferma che gli uomini della Gdf hanno “eseguito un provvedimento di perquisizione e contestuale sequestro probatorio presso gli uffici della A.S. Roma SpA. Il provvedimento in esecuzione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari (peraltro tuttora in corso), allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che, sino a un giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati”, aggiunge la Procura capitolina. (ANSA)
Il Procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, afferma in una nota che le “indagini in corso” che riguardano la “S.S Lazio SpA non sono collegate con altre svolte da altre Procure della Repubblica”. Si procede per “emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti” nonché per “false comunicazioni sociali nei confronti di alcune persone che, come ricordato, devono ritenersi innocenti fino a una condanna definitiva”. (ANSA)
La Us Salernitana 1919, riguardo alle perquisizioni presso le sedi di alcune società di calcio, tra cui la stessa Salernitana, “chiarisce che l’attuale compagine societaria è del tutto estranea alle operazioni oggetto di indagine, riferendosi le stesse a stagioni sportive che precedono il cambio di proprietà”. E’ quanto si legge in una nota della società, la quale precisa di aver “prestato la massima collaborazione agli organi inquirenti” e che “resta a loro ulteriore disposizione”. (ANSA).
“La Lazio è una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le autorità”: così la società di Claudio Lotito replica alla notizia della perquisizione della GdF disposta dalla procura di Tivoli. “Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, ad un’ottica di leale e totale cooperazione – prosegue la nota – e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata. Nutriamo comunque il massimo rispetto per la magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi di contestate” (ANSA).