“Sembrerebbe che l’Università Agraria abbia fissato il prezzo per l’affitto dei terreni si cui potrebbero sorgere gli impianti di Cupinoro per 297mila euro l’anno”. Questo il rumour pronunciato dal sindaco di Bracciano Armando Tondinelli durante l’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio alle ore 16 nell’aula consiliare del comune di Bracciano l’incontro fortemente voluto da Fermiamo Cupinoro per protestare contro la realizzazione dell’impianto sull’area della discarica.
Presenti, in un’aula gremita di cittadini, soci dell’associazione e volontari, il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli, il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, il primo cittadino di Cerveteri Alessio Pascucci, il vice sindaco Giuseppe Zito, e l’assessore all’ambiente Elena Gubetti, il sindaco di Anguillara Sabrina Anselmo, il sindaco di Manziana Bruno Bruni, Il sindaco di Trevignano Claudia Maciucchi, i consiglieri Marco Tellaroli, Alessandro Persiano, Donato Mauro, Claudio Gentili, il presidente del consiglio Luca Testini, il consigliere regionale Devid Porrello e l’ex europarlamentare Roberta Angelilli.
Un’assemblea aperta voluta dall’associazione Fermiamo Cupinoro che ha subito definito quella di Cupinoro ‘‘una svendita’’. I comitati si sono espressi sull’impiantistica. «A Cupinoro c’è una Via per realizzare due impianti e sue questi due impianti pensiamo che il biogas è una truffa perchè sono impianti altamente inquinanti che creano forte inquinamento. Al di là di questa tecnologia c’è il compostaggio aerobico. Lo pensiamo anche per quanto riguarda l’impianto di Tarquinia che sta vivendo la stessa soluzione».
Dubbi anche sulla destinazione dei rifiuti da bruciare avendo nell’area la struttura Enel a Civitavecchia e il termovalorizzatore a Montalto. «Se tutti noi – ha detto Paolo Simonini di Fermiamo Cupinoro – siamo uniti in questa battaglia, possiamo lavorare insieme per fermare questo progetto. Resistere è un nostro dovere ma si può fare ancora di più sul territorio e nei comuni».
Ad intervenire anche Elena Rosa Carone Fabiani che ha affermato che quella di ieri, la presenza di così tante amministrazioni intorno al tavolo è stato «un atto politico firmato da un territorio intero». «Non vedo rappresentata l’Università Agraria – ha affermato l’attivista – perché io volevo fosse presente chi fa giochetti su quei terreni. Mi dispiace moltissimo perché io li ho invitati tramite pec». «L’università – ha continuato Carone Fabiani – ha un ruolo da protagonista perché gli impianti verrebbero costruiti sui suoi terreni. La Bracciano Ambiente è fallita e sembra abbia un debito verso l’università di circa 800mila euro. In virtù di questo debito l’università ha deciso di revocare l’affitto di quei terreni che sono tornai in possesso dell’Università e su quei terreni ci sono dei vincoli importanti come ad esempio gli usi civici, il singolo archeologico, vincolo paesaggistico. Su quei terreni quindi non si può costruire nulla. A questo punto noi chiederemo di conoscere le responsabilità. Basta con i giochetti. Ne sono stati fatti tanti in questi ultimi 20 anni. Forse potremo chiedere un confronto serrato per inchiodare l’Università Agraria alle proprie responsabilità e per decidere assieme il destino di quei terreni che sono i nostri». L’attivista ha anche tenuto a precisare che la questione discarica è totalmente distaccata da quella della realizzazione degli impianti in quanto «chi costruisce gli impianti è interessato al suo business e non penserà di certo alla bonifica della discarica».
«E’ la prima volta – ha detto Tondinelli – che tante istituzioni e cittadini si trovano insieme per manifestare la loro contrarietà a questa azione fatta dal curatore fallimentare. Questa battaglia viene da molto lontano. Sono anni che combattiamo affinché Cupinoro venga chiuso e bonificato. Ci sono numerosi ricorsi che non si sono ancora conclusi, e quindi vanno messi sul piatto della bilancia. Anche a detta della Tosini ci sono delle autorizzazioni che sono scadute. Ricordo che l’Aia scadrà nel maggio 2018, quindi è un procedimento molto particolare. Qui manca l’Agraria ma manca anche la regione. La regione sa bene come stanno le cose perché dopo il fallimento della BA, cercavano di dare la gestione della discarica al Comune di Bracciano. Ma nel fallimento e nella gestione di Cupinoro mancano i soldi, perché ad oggi le fideiussione non possono essere escusse c’è un motivo e ci sarebbe dovuto essere un controllo della Regione Lazio. Quindi credo che al termine di questa riunione dovremo chiedere direttamente la presidente Zingaretti di riceverci e indicarci le soluzioni. Soluzioni che non possono essere diverse da chiusura, bonifica e messa in sicurezza dell’impianto. Non ci deve dire di altri impianti. Noi dobbiamo far sì che il nostro territorio recuperi il suo valore».
Ad intervenire il sindaco Alessio Pascucci. «Sono ormai tanti anni che gli amministratori collaborano uniti – ha detto il sindaco di Cerveteri – Non è di certo una vittoria che i sindaci del territorio siano costretti a lottare per la difesa del territorio e della salute. Questo vuol dire che il territorio è sotto assedio: abbiamo Tvn, il posto, l’aeroporto e quindi dobbiamo essere vicini. Il ciclo di rifiuti va ripensato. Altro problema è quello delle discariche: sappiamo che i nostri rifiuti devono andare da qualche parte ma sappiamo che il nostro territorio ha pagato fin troppo. Noi abbiamo anche pagato i soldi del post mortem e non sappiamo dove sono andati. Nessuno lo sa. Mica ripenseranno di richiederli ai cittadini! Se abbiamo pagato dobbiamo avere dei servizi in campo sennò significa che qualcuno dovrebbe andare in galera». «Come comune di Cerveteri – ha concluso Pascucci – ci siamo costituiti parte civile e chiedo ai sindaci che sono qui, e che sono tutti nuovi, di costituirsi tutti come Cerveteri. Ribadiamo che Cerveteri è disposto ad ospitare un impianto di gestione per la frazione organica aerobica e siamo disposti a farlo con i comuni del territorio, non con Roma».
A seguire il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando il quale ringraziando Roberta Angelilli ha affermato «Siamo pronti a portare avanti una battaglia per concludere il ciclo dei rifiuti all’interno del territorio. Ladispoli è pronta a fare la propria parte. Spero inoltre che l’Università Agraria venga chiamata a prendere una posizione in merito. Sugli interessi della discarica dobbiamo parlare chiaro ci sono interessi economici e il post mortem ne è la prova. Noi in passato abbiamo pagato molto alla discarica di Cupinoro e i nostri cittadini non hanno ricevuto indietro servizi, anzi, si trovano ora davanti alla proposta della realizzazione di un impianto. Da oggi tutto quello che sarà possibile fare lo faremo. E se ci sarà bisogno di scendere in strada lo faremo».
Incisivo anche l’intervento del sindaco di Anguillara Sabrina Anselmo che ha sottolineato l’importanza di trovare un nuovo modo di pensare il ciclo di rifiuti
Preoccupazione espressa anche dal sindaco di Trevignano Romano Claudia Maciucchi che ha evidenziato l’importanza della tutela del territorio per una questione che purtroppo va avanti da molti anni. Una battaglia che Trevignano è pronta ad affrontare al fianco del territorio.
Anche il sindaco Bruno Bruni è intervenuto indicando “Come sindaci e come cittadini siamo preoccupati per Cupinoro da sempre. Ad aggravare ancora di più questa situazione è la mancanza di fondi per la gestione del post mortem e ad aumentare la preoccupazione è l’assenza di interesse da parte degli enti sovracomunali”.
Anche l’attivista civitavecchiese Simona Ricotti è intervenuta nella discussione “E’ una situazione molto simile a quella che l’Enel ha avuto a Civitavecchia – ha detto Ricotti – è stata creata una classe politica marcia che è stata prodotta da questi impianti. La presenza dei sindaci qua è forse la testimonianza che qualcosa è cambiato. Quello che sta continuando a fare la Regione è inaccettabile, la Regione che fa un gioco molto sporco”.
Ha preso la parola anche anche il consigliere dell’università Agraria Tirabassi, unico rappresentante dell’ente il quale ha confermato i rumors anticipati dal sindaco Armando Tondinelli sulla fissazione del prezzo da parte dell’università agrario per l’affitto dei terreni. “Sono molto dispiaciuto dell’assenza dell’università agraria – ha commentato De Santis – ma non sono sorpreso. Ora i sindaci si trova a percorrere una strada tracciata 37 anni fa, quella del consorzio”.
E’ la volta poi del consigliere 5 Stelle Devid Porrello. “Lavorare insieme come viene chiesto – ha detto Porello – significa lavorare al di là degli schieramenti politici”. Il consigliere regioanale ha anche illustrato le politiche regionali in merito all’ambiente, schemi di gestione dei rifiuti superati portando come esempio Tvn a Civitavecchia. Il consigliere, infine, si è messo a disposizione dei cittadini e della politica locale per portare in regione ogni istanza atta alla salvaguardia del territorio.
A chiudere gli interventi è l’ex europarlamentare Roberta Angelilli che ha affermato che quella di Cupinoro, dopo tutti questi anni, “E’ una battaglia che va fatta con il diritto, sui pezzi di carta quindi Via, Aia, Consiglio dei Ministri, Ue per fare una battaglia di diritto. Ma se serve va fatta anche una battaglia in piazza”.
“Ma ripeto: – ha ribadito Angelilli – va fatto un blocco compatto per la difesa del territorio. Ci vuole una visione, un progetto. Ma non è possibile che i rifiuti della capitale abbiano dei ripieghi su territorio come questi a vocazione turistica e agricola”.
Prima della lettura di un documento firmato dai comitati e da tutti i sindaci indirizzata al presidente Zingaretti è nuovamente il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci che, rivolgendosi al consigliere regionale Devid Porello, ha espresso la sua preoccupazione tramite una richiesta. “Noi – ha detto Pascucci – vogliamo la certezza che i nostri territorio non vengano indicati come discarica di Roma. Noi non vogliamo nuove sorprese”.
