Una pazza idea poi diventata realtà. E che adesso sta per subire un’entrata a gamba tesa. Pineto Utd è una squadra di calcio popolare della Pineta Sachetti, allenata da Pietro Lucari e iscritta all’Aics. I primi allenamenti si sono svolti nel parco del Pineto, poi tra il campo della Vis Aurelia e della Valle dell’Inferno. Fino ai match veri, quelli da tre punti.
I giocatori sono ospiti delle case famiglie del quartiere Pineta Sacchetti e del centro accoglienza straordinario situato in via Aurelia, presso l’hotel Il Gelsomino, su largo Tommaso Perassi. Un punto che, stando ai rumors, è a rischio chiusura. I suoi ospiti – tra domani 28 e il 1 marzo – dovranno lasciare la struttura. Destinazione? Altri punti simili, tra Roma e provincia.
La squadra gode del sostegno di Pinacci Nostri, collettivo artistico della zona Nord Ovest della città. Ciò che preoccupa, adesso, è cosa succederà del progetto di inclusione avviato. “La situazione non è facile – ha detto Lucari a Terzo Binario – prima di tutto dispiace il fatto che da un momento all’altro potrebbe interrompersi questo iter di inclusione e socializzazione. Noi comunque proveremo a portare avanti il progetto, ma non sarà per niente semplice”.
La preoccupazione principale, infatti, è che possano esaurirsi i percorsi formativi avviati nella struttura. Alcuni ragazzi fanno parte del Pineto Utd, altri studiano, altri raccontano la loro storia nelle scuole.
Ora tutto potrebbe cambiare. a c’è chi dice no. Alle 18 di mercoledì 27 febbraio ci sarà un sit-in al Gelsomino. A riferirlo è proprio Pinacci Nostri: “Circa 150 ospiti, rifugiati e richiedenti asilo, andranno in nuove strutture di Roma, provincia o fuori regione. Questo determinerà la brusca interruzione del percorso formativo e di inclusione sociale di questi ragazzi, alcuni dei quali fanno parte della squadra di calcio popolare Pineto Utd”.
“Tantissimi volontari e associazioni del territorio hanno attuato in questi mesi, da basso, progetti di inclusione a diversi livelli: oltre a giocare al calcio con la Pineto United, molti ospiti del Cas sono impegnati infatti in progetti per la riqualificazione e tutela del Parco del Pineto, per il recupero di spazi abbandonati come l’ex campo di calcio di Valle Aurelia, partecipano da protagonisti ad eventi di quartiere, svolgono servizio civile presso alcune strutture del quartiere, hanno relazione con le scuole del territorio, sono stati invitati a raccontare la loro esperienza in radio e televisioni, hanno un seguito di pubblico composto essenzialmente dai ragazzi delle scuole durante le partite di calcio che disputano a Primavalle, seguono percorsi formativi e di inserimento graduale nel mondo della scuola e del lavoro grazie all’attività degli assistenti sociali del Cas”.
