Il Nas della Capitale, con il supporto di personale tecnico dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale del Lazio (ARPAL), ha eseguito, oltre ai controlli sull’osservanza delle misure di prevenzione al contagio, il prelievo di 42 tamponi su automezzi e vetture metro e ferroviarie della rete di trasporti pubblici urbani ed extraurbani.
A seguito delle analisi di laboratorio sono state rilevate 11 positività di campioni risultati prelevati da un autobus urbano, da 4 autobus di linee extraurbane della Capitale e da 6 vagoni della linea ferroviaria extraurbana Roma Lido.

I tamponi risultati positivi alla presenza del COVID-19 erano stati prelevati da punti ritenuti sensibili, quali maniglie di apertura delle vetture, pulsanti di chiamata della fermata, barre di sostegno dei passeggeri e poggiatesta dei sedili.
Nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, in stretta intesa con il Ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale al fine di verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento epidemico nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico, allo scopo di tutelare la salute dei numerosissimi
utenti che usufruiscono dei mezzi di trasporto.
Gli interventi condotti negli ultimi giorni hanno interessato 693 veicoli adibiti al trasporto, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.
Tra gli obiettivi controllati 65 hanno evidenziato irregolarità, principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio da COVID-19, quali la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento ed il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento.
Complessivamente sono stati deferiti alle competenti Autorità giudiziarie 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sanzionati ulteriori 62 responsabili per irregolarità amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a circa 25 mila euro.
Le attività di verifica sono state supportate dall’esecuzione di 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), svolti in collaborazione con i locali servizi di ASL, Agenzie di Protezione Ambientale ed enti universitari, che hanno curato anche la fase di esame analitico per la ricerca del COVID-19.
Tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la
permanenza di una traccia virale.
Le attività di controllo dei Carabinieri NAS proseguiranno al fine di tutelare la salute dei cittadini e della collettività, con particolare riguardo agli aspetti connessi con il contesto di emergenza epidemica in atto.
“Nella Capitale nei giorni scorsi i NAS e l’ARPA Lazio hanno svolto tamponi e controlli per rilevare la presenza del Covid sui mezzi pubblici e i dati sono a dir poco allarmanti, su diversi autobus che circolano sia nel tratto urbano che extraurbano così come sulla Roma-Lido i tamponi hanno dato esito positivo, in particolare i tamponi risultati positivi alla presenza del Covid-19 erano stati prelevati da punti ritenuti sensibili, quali maniglie di apertura delle vetture, pulsanti di chiamata della fermata, barre di sostegno dei passeggeri e poggiatesta dei sedili. Per qualcuno è stata una sorpresa per noi solo la conferma di quanto stiamo denunciando da mesi, poiché i numeri delle persone che possono aver toccato quelle superfici sono incalcolabili”. Dichiara Federico Rocca membro dell’esecutivo romano di Fratelli d’Italia.
“Abbiamo sempre sostenuto che il virus viaggiava sui mezzi pubblici che ancora oggi vedono stipate migliaia di persone soprattutto durante le ore di punta ma Roma Capitale e il Sindaco Raggi sono rimasti insensibili a queste segnalazioni, per non parlare del Governo che avrebbe dovuto lanciare un piano straordinario, con relativi fondi, per aumentare il TPL e dotare tutti i mezzi e le stazioni di adeguati dispositivi di sanificazione”.
“E’ solo grazie a FdI se nell’ultima finanziaria sono stati stanziati dei fondi per impiegare i bus turistici a supporto delle normali linee ma non bastano, poiché sono ancora pochi e le immagini che riceviamo ogni giorno ne sono la riprova. Mentre la Raggi annuncia centinaia di nuovi bus, quando per ora ne abbiamo viste poche decine e il Governo continua con il suo accanimento verso ristoranti, bar e palestre, ritenendoli gli unici luoghi di diffusione del contagio, ogni giorno milioni di italiani sono esposti a questo rischio contagio su autobus, metropolitane e treni”.
“La strategia adottata dal Campidoglio, dalla Regione e dal Governo, qualora ve ne fosse una – conclude Rocca – si è rivelata completamente fallimentare e soprattutto ottusa perché hanno continuato a guardare da una sola parte perdendo di vista i veri luoghi sensibili per prevenire e contrastare il contagio”.
La nota di Cotral
Cotral in una nota ha spiegato: “Rispetto alle informazioni diffuse circa i controlli del rispetto delle normative anti Covid sui mezzi pubblici, Cotral precisa che l’esito degli accertamenti condotti dai Nas nelle diverse articolazioni regionali ha riscontrato la “presenza di materiale genetico del virus, seppure non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso” su tre mezzi in sosta al deposito di Frosinone, non in servizio sulle linee di trasporto regionale nel giorno delle ispezioni. Per questi bus le schede redatte dalla società appaltatrice del servizio di pulizie indicavano che tutte le operazioni di igienizzazione e sanificazione a bordo bus fossero state effettuate la sera precedente ai controlli”.
“Quanto alla riportata ipotesi di tre autobus del servizio extraurbano di Roma “positivi”, nessuna comunicazione formale è stata ricevuta dall’azienda. Tutti i mezzi ispezionati presso il capolinea di Roma Anagnina avevano già effettuato corse da Sora, Genazzano, Frosinone e Velletri. Pertanto nel caso in cui si trattasse di mezzi Cotral, risulta evidente che la metodologia del controllo potrebbe essere stata condizionata dall’utilizzo dei bus nelle ore precedenti”.
“L’azienda precisa infine che è già in corso un confronto con la società appaltatrice del servizio di pulizie a Frosinone affinché sia chiaro che a nessuno è permesso, in un momento così delicato, di non adempiere al proprio dovere nella maniera più scrupolosa e meticolosa possibile”.