“È finito il mio ciclo politico a Ladispoli, e solo Cerveteri può farmi tornare l’ entusiasmo politico perso, devo dire che ho trovato tanto affetto che non mi aspettavo e spero di riuscire.
A Cerveteri c’è molto da fare per la città e per i cittadini.
Mi piange il cuore per la mia Ladispoli, chiedo scusa a tutti quelli che hanno posto fiducia sulla mia persona, ma la politica del grande minestrone e dei faccendieri della politica non mi appartiene.
Spero di aver fatto qualcosa di buono per la mia città in 20 anni di battaglie a difesa dei diritti dei cittadini e di tante battaglie dove ho contribuito a fare finanziare Torre Flavia, a cacciare qualche parassita dal Castellaccio dei Monteroni, al restailyng della stazione, al finanziamento della copertura dello stadio Angelo Sale, al trasferimento dell’ immobile ex scuola ragioneria dall’ Area Metropolitana al Comune di Ladispoli, all’ approvazione della mozione dell’ ospedale Comune di Ladispoli e Regione Lazio condivisa con l’ amico Maurizio Falconi di Cerveteri.
Forse il gesto che mi rimarrà sempre a cuore è di aver aiutato una decina di senza tetto togliendoli dal freddo e dalla pioggia dormivano per strada o alla stazione, avergli fatto donare dalla s.ra Romanina una roulotte per dormire, vi devo dire essere fermato dal piccolo Mario alla stazione e sentirmi dire grazie Ardita per avermi trovato un posto dove dormire, ho pianto dall’ emozione.
Voglio dire 689 volte grazie Ladispoli, di avermi dato il riconoscimento del consigliere più votato della storia del comune, in questi 20 anni di politica sul territorio, mi sono impegnato per fare qualcosa di buono per la mia città, spero in parte di esserci riuscito, peccato! Avrei voluto fare di più ma non me l’ hanno permesso”.
Giovanni Ardita