Angelo Galli (Pdl): "L'amministrazione Pascucci? Inesistente, non ha fatto nulla" • Terzo Binario News

Angelo Galli (Pdl): “L’amministrazione Pascucci? Inesistente, non ha fatto nulla”

Mag 30, 2013 | Cerveteri, Politica

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Un’amministrazione incapace di gestire il paese, fatta di promesse non mantenute e di sola immagine”. Le parole dure dell’ex candidato sindaco del Pdl di Cerveteri Angelo Galli parlano di un primo anno di amministrazione Pascucci negativo, con un’amministrazione fatta di giovani politici che puntano all’immagine interattiva senza preoccuparsi dei veri problemi della città. E poi l’edilizia, la questione Ostilia, il centro commerciale nell’area Beca e il bizzarro caso del cratere di Eufronio portato alla ribalta dallo stesso Angelo Galli in Consiglio Comunale. Ad un anno dalla vittoria del sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, il suo antagonista alle scorse elezioni esprime un giudizio nettamente negativo su un operato a suo dire “inesistente” dei nuovi politici al comando della città.

 • È passato un anno dall’insediamento di questa nuova amministrazione a Cerveteri, come giudica l’operato del sindaco Alessio Pascucci?

Se questa domanda venisse rivolta a qualsiasi altro cittadino di Cerveteri, anche suo elettore, si renderebbe conto da solo della risposta. Basta farsi un giro a 360° per vedere ciò che c’è: non è stato fatto nulla, non è stato posto alcun atto programmatico di valutazione per una spinta verso il futuro, per una speranza in più. Non c’è nulla, il nulla più buio. Quindi la valutazione non può essere altro che negativa. Vuoi perché parliamo di un sindaco giovane o di un’amministrazione giovane fatta di vecchi politici, il punto però è lo stesso, non è stato risolto o concluso ancora niente. E’ stato assunto un nuovo manager, ma non so se questa assunzione produrrà degli effetti positivi. Non pagano forse le scelte che hanno fatto fino ad oggi? Non lo so, la nomina recente del nuovo manager produrrà i suoi effetti? Oggi posso dire che sarebbe stato meglio assumere dieci persone piuttosto che un manager all’interno della nostra società partecipata. Nel consiglio comunale che c’è stato martedì per discutere della Tares, come da previsione è stata aumentata del 30%. Avrei auspicato che l’amministrazione non l’approvasse ovvero ne rimandasse la discussione. Ma su chi Grava? Comunque al di là di come si leggono le cifre ad oggi il costo è di circa 5.990.000,00 onnicomprensivo.   

• Quali sono i nodi cruciali ancora da sciogliere del Comune di Cerveteri?

La Tares e l’Imu in primo piano. Inutile continuare a parlare di eco: eco amministratore che provvederà, eco figura manageriale, eco assessore etc, perché i problemi sono ben altri e non fanno certo rima solo con eco. Alla gente di Cerveteri che viene a chiedere posti di lavoro, sicurezze, che chiede soddisfazione dei propri bisogni più necessari -perché oggi siamo a rischio fame – aumentano i poveri ogni giorno, ma non in Italia, anche a Cerveteri, quali sono le risposte che diamo? Qual è il programma, qual è la sensazione positiva che trasmette questa amministrazione? Dove sta? Nelle unioni civili che porterete presto in aula? Diremo ai giovani di Cerveteri che cercano un posto di lavoro di non preoccuparsi perché tanto gli faremo le unioni civili. Nulla ho da eccepire sulle unioni civili purché non superino il confine della semplice unione. Manca un programma che dia speranza per i posti di lavoro, ossia un programma che coinvolga tutti i settori dell’amministrazione, dall’edilizia alla gestione dei tributi locali, dalle assunzioni alla macchina amministrativa, dal turismo e l’agricoltura all’efficienza dei servizi pubblici etc.  Il primo esempio dobbiamo darlo noi, rinunciando ai privilegi e in questo modo riducendo i costi della politica. Ridimensionare il bilancio comunale è semplice da una parte ci sono le entrate e dall’altra le spese. Se io riduco le spese posso diminuire le entrate, quindi potrei andare sgravare snellire il prelievo ai cittadini ovvero agevolare le imprese.  Oggi purtroppo chi apre un’impresa ha solo una questione davanti a se, deve pagare, pagare, pagare. 

 • Quali sono secondo lei i punti di sviluppo di Cerveteri? Molti punti li abbiamo già toccati, uno potrebbe essere l’edilizia per esempio, qual è la sua opinione in merito?

Fino ad oggi noi abbiamo proprio mangiato sull’edilizia. Il boom di costruzioni, sia a Cerveteri che a Ladispoli che si è diffuso sul territorio e che ha diffuso ricchezza sul territorio è proprio l’edilizia. Il settore trainante è sempre stato questo. Io sono favorevole e d’accordo sul fatto che si debba cambiare il nostro modello di sviluppo e renderlo, come la parola che oggi utilizza la nostra amministrazione, eco-sostenibile, ma di certo non si passa dall’oggi al domani all’eco-sostenibilità. L’eco-sostenibilità lungo il percorso lascia feriti e morti. Perché per far si che una generazione cambi le proprie abitudini, la propria mentalità, la propria capacità di investimento ci vuole tempo e nel frattempo quei soldi se non vanno investiti nell’edilizia in cosa andrebbero investiti? Non certo per costruire alberghi di cui poi le persone non riescono a mantenere i costi di gestione. Abbiamo un’amministrazione che ha detto no al centro commerciale a priori dimostrando solo una grossa perdita della capacità politica e gestionale. Posso capire il voler bocciare l’idea del progetto del centro commerciale se mi si viene ben spiegata e contestualizzata, per esempio dicendo che si preferisce che il cono visivo dal mare al Sasso sia libero, ma questo non è stato detto. Se io dico no ad un’idea come quella del centro commerciale teoricamente lo faccio perché ho un programma, ma qui non esiste alcun programma che nel breve tempo dovrebbe produrmi un freno alla forte spirale recessiva. In oltre si può chiedere di condividere una scelta così importante nella riunione dei capogruppi, seduta in cui il Sindaco e l’amministrazione per la prima volta hanno reso edotta l’opposizione della vicenda e delle intenzioni, chiedendone anche se possibile una condivisione. Non è modo di agire e amministrare. Tra l’altro nella medesima è stata considerata, sempre da parte del Sindaco, la possibilità che la Pallavicini presenterà un piano edilizio contrattato. La domanda mi sorge spontanea, ma se deve rimanere libero il cono d’ombra dal mare al Sasso dove viene la Beca, la Pallavicini sta davanti, addirittura sul mare non è forse peggiore come scelta? A mio parere sarebbe meglio fare un centro commerciale, inquinare la zona della Beca, nel caso in cui si parli di inquinamento della zona, piuttosto che il mare, tenere pulito tutto l’entroterra a ridosso del mare. Ma poi mi chiedo perché proprio la Pallavicini? Perché non sistemiamo Cerenova o Campo Di Mare? Anche se poi sono dell’idea che anche in quel caso se si dovesse sistemare quella zona come è stato fatto con Passoscuro tanto vale lasciarla come sta, meglio lasciarla come il deserto dei tartari.

Ultima cosa, ma se il centro commerciale, poi, lo facesse Santa Marinella? O se lo facesse Ladispoli? A quel punto ce ne mangeremo le mani?

• Quindi lei sarebbe a favore della costruzione di un centro commerciale?

 Io non sono a favore della costruzione di un centro commerciale, io sono a favore di una gestione che preveda anche la possibilità di costruire in linea con le peculiarità del nostro territorio puntando ad ottenere il massimo in termini di benefici. Mi sento un garantista, mi ero candidato a sindaco e come sindaco ho sempre detto che sarei stato il sindaco di tutti, pertanto mi permetto di dire che non ti dico no a priori come ha fatto Pascucci che avrebbe, invece, dovuto valutare il progetto e non parlare a prescindere di un eco-mostro. Se tu l’eco-mostro non lo vuoi, mi chiedo che se ne fanno del piano edilizio urbanistico che stanno preparando: non è anche quello un eco-mostro?

La stessa cosa vale per il biogas. Perché non presentano una mozione in consiglio regionale, un’interrogazione, qualcosa, perché non si attivano? E io non sono contro il biogas a prescindere. Quello che manca, ripeto, è proprio uno studio della zona, del territorio, nella programmazione, che permetterebbe magari di fare una scelta, quella di decidere di compromettere solo una parte territoriale, ma in quella parte si organizzerebbe tutto, biogas, raccolta ecologica, Conai, etc, ma in compenso non si andrebbe a disturbare il resto del paesaggio.

  • A questo punto lei come candidato sindaco che cosa avrebbe deciso di fare?

 Io come candidato sindaco di Cerveteri non ho mai detto no al centro commerciale e neanche si, ho detto piuttosto che debbo essere garantista, pertanto non ti dico no a priori al centro commerciale e non ti scendo in consiglio comunale appena eletto dicendo “ah ecco la promessa della campagna elettorale mantenuta”. Ma mantenuta da quale punto di vista? Il mondo è in continua evoluzione, loro forse non lo sanno o forse non glielo hanno mai insegnato, ma soprattutto il settore economico è in continua evoluzione e cambia di giorno in giorno, cambiano le esigenze della città, ieri poteva essere un no al centro commerciale, oggi potrebbe essere un si. Forse sarebbe un minor danno, forse è più danno dire no piuttosto che dire si, e se fosse l’unico sistema per ottenere un impulso al settore economico. Lo sviluppo economico è costituito dalle molteplici attività economiche, punto; non c’è niente da discutere, se non ci sono aziende in grado di assumere e pagare gli  stipendi le famiglie rimangono prive di risorse e possono anche non mangiare, ovvero possiamo, a Cerveteri, tornare ad una economia di baratto.

  •  Cosa risponderebbe però lei ai cittadini che chiedono una maggiore tutela del territorio?

La gestione del territorio passa per uno studio programmatico e specifico, che individui le aree che possono essere “compromesse” dove devono essere localizzate tutte quelle attività sensibili. Se ci fosse un arricchimento di quelle aree ben venga.  Ovviamente lo studio deve poi essere condiviso con i cittadini. La vicenda del Biogas parla chiaro e grida vendetta dove era la politica ? Perché lì ? Purtroppo accontentare tutti è quasi impossibile ma scontentare il 90% della popolazione mi sembra ridicolo. Pertanto, facendo  uno studio, verificando qual è la situazione, che non sia chiaramente deturpante a livello paesaggistico, che non sia deturpante a livello visivo, usando tutte le cautele possibili quindi che non si veda se fosse possibile, si potrebbero concentrare tutte queste attività considerate sensibili e pericolose. Anche perché, comunque sia, da qualche parte la spazzatura deve essere smaltita e da qualche parte l’energia deve essere prodotta.

Che mi dice invece sulla questione Ostilia?

L’Ostilia ha una convenzione, attuassero la convenzione, certo oggi è un po’ meno appetibile di ieri la questione Ostilia. L’Ostilia ma che interesse ha a costruire? L’idea di costruire va studiata, va pianificata. Io ricordo che a suo tempo venne fatta una valutazione, non mi ricordo se contrattata, il Comune gli lasciava un totale di cubi edificatori e come contropartita riceveva l’allargamento del ponte e tante altre cose. Per me è una valutazione importante che farei anche per il centro commerciale e per qualunque altra situazione di questo genere, se tu vuoi costruire qui e io devo fare uno scambio con te io sono d’accordo, ma lo scambio deve essere equo. Io ti do questo e tu mi dai, che ne so, un palco attrezzato, una scuola, degli uffici comunali, un museo, per non dire tante altre cose e nella valutazione non ci puoi mettere tutte le opere di urbanizzazione, di strade, cose ferrovie, che ti servono per altro, quelle te le fai da solo. Quel cavalcavia io sono tenuto a pensare che tu lo stia facendo per te stesso non per me cittadino, perché io non ne ho bisogno di un cavalcavia raddoppiato, c’è anche l’altra strada, sistemo l’altra e ce l’ho, l’allargamento te lo fai. Lo spirito, poi, con cui deve essere fatto tutto il lavoro deve essere uno spirito con una previsione del futuro. Uno spirito che mi permetta di progettare oggi per i prossimi 20 anni senza che un domani i miei figli tornino a discutere sulla stessa vicenda.

• Lei quindi sarebbe favorevole alla concessione di nuova cubatura a costo che si parli di uno scambio equo?

Dev’essere ispirata a principi pubblicistici qualora ci si arrivasse, ma l’ideale sarebbe attuare la convenzione. Ci hanno fatto pure causa e abbiamo vinto. Io non conosco tecnicamente qual è lo stato attuale delle cose, farei una relazione, lo spiegherei a tutti i consiglieri in riunione, non in un consiglio ma in una riunione di maggioranza e opposizione per tutti i cittadini per spiegare effettivamente com’è la situazione. Oggi non è che l’idea della maggioranza è quella giusta e quella della minoranza è sbagliata. Oggi chi ha un’idea ha un patrimonio, io voglio vedere i fatti non le chiacchiere. 

• Com’è andata a finire la questione del cratere di Eufronio?

Ho sbagliato, chiedo scusa a tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno fatto due ore e mezza di comizio, prendendomi in giro, io chiedo scusa, ho sbagliato a proporre questa cosa al Comune di Cerveteri, dovevo proporla a qualche consigliere, come mi prometto di fare, del Comune di Ladispoli. Chiedo scusa. Perché una delle problematiche insorte è stata: “arriverebbero troppe persone”. Sai che dispiacere se arrivassero tante persone, per andare a vedere il vaso di Eufronio, per tutte le attività economiche della zona? Sai che dispiacere assumere due persone al museo? Pensi poi a tutti quei parcheggi che sarebbero potuti essere creati per tutte queste persone, magari si sarebbe anche potuto creare un consorzio, ma il problema loro sarebbe stato: “e chi lo gestisce poi un consorzio con delle assunzioni?”. Un’altra problematica è stata la sicurezza. Abbiamo speso 150 mila euro per fare le teche ipertecnologiche quindi penso che un minimo di sicurezza ci sia nel nostro museo. Quando si entra all’interno di quest’ultimo sulla destra si può subito notare un arco fatto in mattoncini, sembra una nicchia ideale per il vaso di Eufronio. La mia idea era quella di far entrare le persone al museo per farlo visitare e porre il vaso all’uscita. Ripeto, ho sbagliato, questa era una proposta da presentare direttamente al Consiglio Comunale di Ladispoli e permettere poi al Consiglio Comunale di Cerveteri di far andare a vedere il falso vaso di Eufronio al bar Ferrari, come diceva qualcuno.

• Alcuni dicono che Pascucci non arriverà nemmeno al 2014 perché le sue prospettive sono altre, a un livello più alto del Comune. Secondo lei?

Secondo me erano le sue ambizioni originarie (nel gioco delle strategie politiche può essere legittimo, a me non interessa), naufragando  Idv  anche a seguito dello scandalo Maruccio suoi sponsor, sicuramente ciò ha compromesso  le sue possibilità.

Ultima cosa, il Sindaco ha dichiarato in aula che fortunatamente ha reso pubblico e libero il belvedere di Cerveteri, sito nel centro storico. Bellissimo, peccato, però, che si è dimenticato il decoro, perché i mattoni utilizzati insieme ai selci sono una schifezza unica. Tutto quanto è stato fatto con gli ultimi lavori di sistemazione dell’area previsti direttamente dalla sua amministrazione, non sarà un presagio ? Quasi tutte le opere in corso sono state iniziate dalle vecchie amministrazioni e la sua le sta ultimando, quest’ultima invece a sua diretta responsabilità. Che bella considerazione abbiamo del decoro del centro storico. Non Vorrei che sia sintomatico della capacità gestionale di Pascucci e dei suoi assessori. Questa è un’amministrazione che sta amministrando negativamente, o meglio non sta amministrando proprio. Il “consideratelo già fatto” dove sta? Bisognerebbe andare a leggere i verbali delle commissioni, dove ci sono tutti i problemi. Di che parliamo. Per carità c’è l’immagine, c’è twitter, c’è face book, tutto meraviglioso. Poi mangiamo pane e immagine? La gente oggi si sta cominciando a render conto dell’accaduto e si sta pentendo del voto dato.