Caccia alla Nona, vincitrice del 2023
Sale la febbre del Palio ad Allumiere, con lo sguardo rivolto a Siena, da cui la corsa trae ispirazione. Domenica ci sarà la 57esima edizione del Palio delle Contrade con gli asini che correranno in piazza della Repubblica sulle tre batterie per aggiudicarsi il Cencio, ovvero lo stendardo – realizzato a mano da Maria Luisa Taranta e dedicato ai settant’anni dalla scoperta del Dna – con il corteo storico che precederà la carriera. Sei le contendenti ovvero la Nona – campione uscente nel 2022 –, Polveriera, Sant’Antonio, La Bianca, Ghetto e Burò.
Dapprima la conferenza stampa presso la Fondazione Cariciv alla presenza della padrona di casa Gabriella Sarracco, il sindaco allumierasco Luigi Landi, la presidente dell’associazione delle Contrade “Agostino Chigi” Tiziana Franceschini, il delegato al Palio Augusto Superchi e il presidente della Pro Loco Umberto Fracassa.

«In queste ore – ha spiegato il sindaco Landi – il paese è in fase di trasformazione. Si sta vivendo quell’atmosfera rinascimentale che caratterizza questi giorni. Il centro si sta allestendo, arriveranno delle bancarelle e lo street food ma è doveroso far ricordare il motivo della festa, soprattutto a chi non è di Allumiere.
Per questo ci saranno i cortei dei figuranti e degli sbandieratori». Su questi ultimi si lega la Franceschini: «Si preparano 4-5 mesi prima dell’evento, così come le sarte che lavorano gli abiti storici a mano dei 250 figuranti.
Per quanto attiene le contrade, va sottolineato che i sei presidenti hanno sottoscritto un documento che impedisce di presentare appello dopo che i giudici avranno stilato il verbale ufficiale. È un passo in avanti importante un segno di maturità apprezzabile».
E i giudici sono tre figure esterne, anche questa una novità, strettamente legate a Siena, così come i veterinari come evidenzia Superchi: «Quattro di loro su sei arrivano dalla Toscana, per un lavoro stretto svolto insieme alla Pro Loco». Infine Gabriella Sarracco: «Il Palio è un evento grande, una tradizione che si ripete e che ha avuto un assaggio con Asinitaly. La Fondazione ci crede come sempre in una tradizione così bella e radicata sul territorio».
I fantini che porteranno in piazza le contrade: per il Burò Rinaldo Monaldi, Alessandro Galice e Gianmarco Fracassa; con il Ghetto Daniele Dini, Franco Monaldi e Manuel Ferrante; per La Bianca Francesco Piramidi, Simone Spagnoli e Simone Cerrina; con la Nona campione uscente Mario Vela, Roberto Fronti e Mario Vittori; per la Polveriera Massimiliano Virgili, Giampiero Olivetti e Giordano Mocci; infine con il Sant’Antonio Daniele Verbo, Paolo Fabbi e Cristian Corvi.
La sera di Ferragosto c’è stata la “Notte del Cencio”, illuminata dal fuoco delle Contrade. Dopo una breve ricostruzione storica della kermesse, ideata nel 1965 dall’indimenticato Riccardo Rinaldi, e un intervento dei presidenti delle Contrade, è stato esposto il Cencio, realizzato a mano da Maria Luisa Taranta e dedicato ai settant’anni dalla scoperta del Dna. «Allumiere – ha spiegato la pittrice, che ha dedicato questo 57esimo cencio al papà Enrico – prende il nome dall’allume, un minerale che rappresenta il Dna del paese e che rilascia una energia e un magnetismo tali da far vibrare il cuore dei tanti contradaioli in attesa del magico evento. Rendere semplice e intuitivo il tema è stato un gioco da ragazzi: la prima idea avuta è stata proprio la doppia elica che si fonde con i colori delle contrade». Molto suggestivo anche il momento della benedizione solenne del drappo, da parte del parroco don Roberto Fiorucci, sulle note della Turandot.
Alcune info di servizio. La sfilata del corteo storico parte alle 17 con le navette che faranno la spola sui due parcheggi attrezzati. Per chi arriva dalla Braccianese Claudia da Tolfa-Manziana, si può lasciare l’auto intorno allo stadio della Cavaccia. Per chi proviene da Civitavecchia invece lo spazio è stato allestito nella frazione de La Bianca.