“Nonostante le difficoltà legate al carovita e alla congiuntura economica, la tradizione dei regali si manterrà viva anche presso la nostra città.
Non ho indagini specifiche su Civitavecchia ma credo che la propensione all’acquisto rimarrà normale, ovviamente seppure orientata a una maggiore sobrietà, a causa delle difficoltà occupazionali di alcune categorie tipo i lavoratori Minosse.
Segnali incoraggianti sui consumi, pur in uno scenario generale di preoccupazioni diffuse per la congiuntura economica, il caro vita, l’instabilità internazionale.
A Civitavecchia rimane l’idea del “pensierino” con consumatori maturi, capaci di programmare le spese, di razionalizzare la tredicesima, consapevoli delle proprie scelte.
La media nazionale è prevista sui 200 euro di spesa e credo che anche in città verrà mantenuta.
Ovvio un Natale di scelte oculate, non opulente, equilibrate e consapevoli.
Facendo una comparazione tra i vari dati dei vari istituti, si privilegeranno i prodotti gastronomici, seguiti da libri ed ebook e giocattoli per bambini. Si mantengono stabili anche abbigliamento, calzature, prodotti per la cura della persona.
Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’interesse per alcuni regali particolari e non nella tradizione, quali biglietti per concerti e spettacoli e pacchetti viaggio.
Le vendite avverranno tramite un sistema di multi-carnalità ormai nella tradizione del consumatore: negozi fisici, online, centri commerciali.
Una buona parte dei regali sono già stati acquistati durante il periodo del Black Friday, ma luminarie, eventi, pista di pattinaggio, fanno sperare una ulteriore impennata degli acquisti e che i regali possano essere una boccata di ossigeno per i negozi di prossimità, determinanti per la vita sociale della città, attanagliata da una desertificazione commerciale ormai evidente”.
Tullio Nunzi