"Tolfa Jazz" entra nel vivo: alla villa comunale pubblico incantato dalla Big Band dell'Esercito e dalla voce di Crystal Thomas • Terzo Binario News

“Tolfa Jazz” entra nel vivo: alla villa comunale pubblico incantato dalla Big Band dell’Esercito e dalla voce di Crystal Thomas

Lug 19, 2025 | Associazionismo, Comune, Musica, Tolfa

Giovedì successo per il doppio concerto inaugurale al Polo culturale, dopo il ricco programma di venerdì anche oggi e domani nomi prestigiosi

di Cristiana Vallarino

Il jazz del XVI Festival fa centro anche al Polo. I due concerti che le condizioni meteo incerte avevano fatto spostare dalla Rocca al Chiostro del Polo Culturale, giovedì sera hanno colpito nel segno, attirando un notevole pubbico che ha potuto apprezzare le esibizioni dell’Edoardo Liberati ‘Synthetics’ Trio, cioè il chitarrista e compositore Liberati, con Riccardo Gola (contrabbasso e basso elettrico) e Riccardo Marchese (batteria).

Applausi per il jazz contemporaneo e le sue contaminazioni rock e pop, così come è stata applaudita la performance interdiplinare del WITCHESS (Womxn Implement The Creation of Harmonious Ecosystems of Selfless Species). Musica, danza e letteratura fuse insieme da Francesca Remigi, Silvia CignoliAndrea Silvia Giordano e Clotilde Cappelletti.

Venerdì molta curiosità e interesse, nel Centro studi Italo Norvegese, per appuntamento con “The moving forest” di Jacopo Teolis. Poi la serata è proseguita all’anfiteatro.

Prima del concerto, presentato da Daniela Barra, i doverosi ringraziamenti, riconoscimenti e saluti sul palco da parte della sindaca Stefania Bentivoglio, dell’on. Marietta Tidei per la Regione Lazio, da Egidio Marcari, preidente di Tolfa Jazz Aps che la manifestazione la creò 16 anni fa e dal dottor Antonio Franco della Komen Italia (la serata d’avvio è sempre dedicata all’ente che fa prevenzione al tumore al seno) .

Poi protagonista all’anfiteatro della Big band dell’Esercito italiano diretta da Pinio Jodice, e arricchita dalla ritmica di un piano, una batteria e un contrabbasso. I musicisti graduati hanno eseguito arrangiamenti di brani swing che durante il fascismo erano vietati, una scelta fatta per celebrare gli 80 anni dalla Liberazione dall’idea del professor Luca Bragalini.

Cambio di ritmi quando sul palco è salita Crystal Thomas, musicista e voce (splendida) direttamente dalla Louisiana. Con lei una band internazionale di livello, capitanata dal “nostro” Luca Giordano, amico di Tolfa Jazz, con lo spagnolo Victor Puertas. L’esibizione si è protratta fino all’una, con la cantante che ha trascinato il pubblio, esortndolo a ballare sotto il palco.

Il gruppo accompagna la cantante in tour iniziato a Lanciano e che proseguirà a San Severino Marche. “Non è la mia prima volta in Italia – ha detto la Thomas – non ho molto tempo per fare la turista, ma ovunque vada vedo cose bellissime e la gente, l’ospitalità sono eccezioali. E qui a Tolfa non è da meno”. L’organizzazione l’ha alloggiata all’Ottava Goccia, il suggestivo centro sulla Santa Severa – Tolfa: “It’s beautiful, I’m a country girl, I feel at home – il commento dll’artista che, cresciuta in campagna, nel verde tolfetano si sente a casa,

Per i più giovani e nottambuli la musica è proseguita a oltranza, alla panchina letteraria con il giovane gruppo dei Mojo.

Anche oggi, sabato e domani domenica, due giorni all’insegna della musica sia al mattino che nel pomeriggio oltre che naturalmente la sera.

Alle 18 alla villa comunale c’è l’’Orchestra Improvvisata è un gioco musicale dove tutti possono creare musica insieme, guidati da un direttore che usa segni con le mani e il corpo per comunicare. Utilizza il metodo argentino “Ritmo con Segni” per creare musica improvvisata che valorizza l’espressione personale, emotiva e relazionale. Attraverso un linguaggio di segni corporei, il direttore guida i bambini in un gioco creativo di squadra, enfatizzando la componente ritmica. È un’esperienza inclusiva, capace di unire persone e trasformare il contesto musicale e umano.

Poi dalle 19 il Creole Quartet in giro per via Roma.Formazione che ripercorre il vasto repertorio jazzistico della tradizione di New Orleans. Brani di Louis Armstrong, Sidney Bechet ed Henry “Red” Allen si alternano a marce funebri, blues e canzoni che hanno segnato i primi anni del jazz. Con loro i Mojo Un gruppo Rithm and Blues. Le fondamenta sono formate dai maggiori artisti del decennio che va dal 1945 all’estate del 1955, anno in cui il Ritmo and Blues partorì il “bicolore” Rock and Roll, con l’uscita di “Maybellene” di Chuck Berry. E ancora Ivan Spadoni cantautore e musicista di Roma. Da sempre affascinato fin dalla giovane età dal cantautorato italiano d’altri tempi, dedica la sua attenzione alla ricerca di un linguaggio personale. Nasce dalla scrittura l’esigenza di raccontare il suo mondo interiore attraverso storie tra il reale e l’immaginario esprimendo la vicinanza alla vita delle persone, degli ultimi della società, raccontati spesso con tono favolistico, tentando di restituire a vite sconfitte una loro personale riqualificazione nel mondo. Concerto realizzato in collaborazione con Ass. Culturale Borgo Vivo. Infine i Mojo Not Working.

Alle 21.30  Anfiteatro Villa Comunale concerto a pagamento dell’Alfredo Rodríguez Trio. un viaggio musicale tra Cuba e il mondo. Lui è un pianista cubano che, nonostante le sfide e le restrizioni del suo paese, ha trasformato la sua passione per la musica in un percorso di successo internazionale. Dalla sua infanzia all’Havana, dove si esercitava anche dipingendo tasti di pianoforte sul tavolo dei nonni, fino alle prestigiose collaborazioni con artisti come Quincy Jones e alla nomination ai Grammy, il suo viaggio è un esempio di resilienza, talento e determinazione. Segue Afrodream è un vibrante gruppo afrobeat/pop di Torino, nato nel 2018. Con influenze africane e occidentali, portano sul palco energia, speranza e melodia, creando un sound unico che fa ballare e emozionare. Dopo due EP e un album, hanno conquistato festival internazionali e il pubblico europeo, con singoli come Adouna e Ethnique. Preparatevi a un nuovo EP in arrivo e a un album nel 2025: la loro musica è un viaggio tra culture e ritmi irresistibili! A chiudere il Delta Duo.

La band propone un repertorio Blues tradizionale degli inizi dello scorso secolo, spazia tra il Delta Blues del Delta del Mississipi al Piedmont Blues del sud est degli Stati Uniti passando per tutte le sfumature di Blues suonate nei territori tra le due regioni. Il Duo sarà doenica alle 12 al Casale dell’Acqua Bianca.

Domenica alle 18 torna Jazzlandia per i bambini al giardino mentre dalle 19 in via Roma saranno di scena Daniele Corvasce Gypsy Jazz Quartet Ensamble che incarna l’essenza autentica e vivace del gypsy jazz. Il quartetto offre un’esperienza musicale unica che fonde i classici di Django Reinhardt a brani originali creando uno spettacolo coinvolgente e ricco di emozioni. Poi c’è Resina, ovveroTeresa Ascione, intimamente legata alla musica già dai primi mesi di vita, Resina (Te-resina senza te) utilizza la voce e la composizione musicale per esprimere le proprie emozioni. La sua scrittura rivela l’urgenza terapeutica di raccontarsi tramite sonorità cantautoriali contaminate da pop, soul, rock e soul. Dalle esibizioni live in solo all’Havana nel 2015, alla collaborazione con una band dal 2018 al 2024, ha dato alla luce il suo primo EP: Radice, disponibile su tutti gli Stores Digitali. Concerto realizzato in collaborazione con Ass. Culturale Borgo Vivo. Infine ancora il Delta Duo.La band propone un repertorio Blues tradizionale degli inizi dello scorso secolo, spazia tra il Delta Blues del Delta del Mississipi al Piedmont Blues del sud est degli Stati Uniti passando per tutte le sfumature di Blues suonate nei territori tra le due regioni.

Ad aprire l’ultima serata del Festival, all’anfitetaro, sarà Francesco Cavestri, giovane pianista jazz, compositore e divulgatore. Laureato a pieni voti al Conservatorio di Bologna, ha studiato anche negli Stati Uniti, ottenendo borse di studio al Berklee College of Music e alla New School di New York. Attivo nella promozione del jazz tra i giovani, collabora con l’associazione Il Jazz Va a Scuola e propone masterclass innovative che esplorano il dialogo tra jazz, hip hop e cinema. Vincitore dell’IJVAS Award 2024, ha condiviso il palco con artisti come Paolo Fresu e .Fabrizio Bosso.

E sarà proprio lui a salire sul palco a seguire, insieme a Mazzariello. “Il Cielo è Pieno di Stelle” è un omaggio di Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Oliver Mazzariello (piano) alla musica di Pino Daniele.Questa coppia di jazzisti italiani ripercorre le canzoni del grande cantautore napoletano, rivisitandole con nuovi colori e un tocco autentico. Un viaggio musicale che unisce la poesia di Daniele con l’eleganza del jazz contemporaneo!

Oltre a “Note di Pace” nuovo progetto artistico ideato e realizzato per il sotto palco di Tolfa Jazz Festival 2025 da Alessandra Degni e Simona Sarti (in arte DESART2), che ha anche un’installazione all’ingresso, c’è anche la mostra di Germana GaldiDrawing in the key of Jazz” .Un omaggio alla musica jazz, un genere che ha accompagnato l’artista per anni e ispirato la sua produzione artistica. Una collezione di opere astratte su tela, acquerelli e acrilici che interpretano la musica jazz attraverso le emozioni e le sensazioni dell’artista. – 12 opere astratte su tela ispirate a brani di jazz classici – 3 acquerelli del tema “Riflessi e trasparenze” che omaggiano atmosfere di un jazz club romano e un festival a Parigi – 3 opere in acrilico semi-astratto della serie “Trame di vita” che intersecano strumenti e trame colorate – Piccoli “Ritratti metaforici” di leggende del jazz come Miles Davis, Dizzy Gillespie e Charles Mingus. La musica jazz è stata una fonte di ispirazione costante per l’artista, che ha trovato nella pittura un modo per esprimere le emozioni e le sensazioni che la musica le evoca.

Da nondimenticare che fino a domenca c’è al giardino lo stand gastronomico dello chef “Da Buzzico”. Per info sulla cena contatta il 348.3412105.