La Regione: “Il Pua di Ladispoli deve essere sottoposto a Vas” • Terzo Binario News

La Regione: “Il Pua di Ladispoli deve essere sottoposto a Vas”

Giu 28, 2023 | Ladispoli, Politica

Decisione di via Colombo messa nero su bianco nel provvedimento G05587

Ennesimo boccone amaro per l’amministrazione comunale di Ladispoli.

Anche il P.U.A. (Piano Utilizzo degli Arenili) dovrà essere sottoposto a V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) dalla Regione e ciò è ben noto a palazzo Falcone Comunale sin dai primi di maggio.

Questa ennesima bacchettata sulle mani rende palesi le difficoltà dell’amministrazione nell’affrontare con metodo e trasparenza la programmazione del territorio, in questo caso specifico rispetto ad un ambito fondamentale come l’utilizzo degli arenili, tanto più in pieno inizio della stagione estiva.

Facendo mente locale a questa vicenda si trovano una serie di aspetti opachi che mettono a nudo la tendenza nel trovare scorciatoie laddove andrebbero cercate soluzioni chiare e trasparenti, soprattutto valide per tutti.

Nella Determina 1980 del 13/10/2022 addirittura si palesava una possibile autoesclusione dalla necessità di una VAS, che è appannaggio di via Cristiforo Colombo.

Molti anche i dubbi sollevati in Consiglio Comunale ma ormai ridotti a chiacchiere: la Regione ha comunicato che il PUA è stato assoggettato a VAS con provvedimento G05587 determinando che “…si ritiene che il Piano in oggetto sia da assoggettare alla Valutazione Ambientale Strategica di cui agli artt. da 13 a 18 del D.Lgs. n.152/2006”.

Quindi anche per il PUA, come per le aree ricettive, un’altra stagione persa senza un approccio razionale e programmatico che sia utile a creare ricchezza per tutti rimettendo in moto il turismo di prossimità che a Ladispoli pare funzionare.

Viceversa si continuano a partorire soluzioni troppo indirizzate e che complicano lo scenario complessivo.

Difficile non mettere in relazione questa cecità urbanistica con la decisione del sindaco di mantenere per sé la delega all’urbanistica senza avere specifiche competenze tecniche e senza neanche un adeguato supporto in grado di consigliarlo adeguatamente.

La gestione a dir poco ambigua e deludente danneggia tutti i cittadini che vorrebbero un litorale diverso e tutti gli operatori, o quasi, che vorrebbero certezze per programmare così da produrre più lavoro e ricchezza.