Il Pontefice ai giovani detenuti: “Spero di cavarmela, perché non posso camminare bene”
Papa Bergoglio, dopo dieci anni, è giunto oggi – giovedì 6 aprile – nel carcere minorile di Casal del Marmo, periferia romana, per officiare la messa in Coena Domini, con il rito della lavanda dei piedi. Il Pontefice ha salutato con sorrisi i ragazzi che hanno preso parte al rito: dieci ragazzi (cinque maggiorenni e cinque minorenni) e due ragazze (una maggiorenne e una minorenne).
Il Santo Padre, tra le altre cose, ha spiegato che esiste una dignità anche nell’essere peccatori, poiché ognuno di noi può scivolare. Inoltre, ha ricordato che nella società vediamo casi di gente che si approfitta degli altri, come allo stesso tempo ci sono persone che sono all’angolo e che non riescono a uscire. Senza dimenticare le ingiustizie, o chi è senza lavoro oppure chi non ha soldi per le medicine.
Il Papa, quindi, ha specificato che la coscienza, la certezza che ognuno di noi può scivolare è proprio quello che “ci dà la dignità”.
Al momento della lavanda dei piedi, ha notato che Gesù, con questo gesto, ha voluto insegnarci la nobiltà del cuore. Successivamente, dopo aver annunciato che avrebbe eseguito il rito, rivolgendosi ai giovani detenuti ha ammesso: “Spero di cavarmela, perché non posso camminare bene”.