Davide Cerotta come Zlatan Ibrahimovic? «Non esageriamo con i paragoni – si schermisce il fantasista del futsal – anche se è un bel complimento». Classe 1980, il giocatore della Futsal Civitavecchia rimane il faro della squadra, per capacità di lettura e un sinistro da incanto che non sembra subire l’usura del tempo.
Venti stagioni tonde tonde di calcio a 5, con puntate anche fuori regione e con squadre blasonate: è su di lui che mister Simone Tangini fa affidamento nei momenti cruciali della partita.
I gol del fuoriclasse svedese ancora aiutano – e tanto – il Milan di Stefano Pioli mentre Cerrotta a referto non finisce più tanto spesso. È la capacità di essere ancora una guida per dei compagni, in maggioranza ancora acerbi, a renderlo indispensabile.
Ciò è parso evidente soprattutto nella semifinale di Final Four persa malamente dai nerazzurri, superati 9-2 dall’Atletico Ciampino. «Loro hanno meritato la finale, senza ombra di dubbio – ammette Cerrotta – mentre da parte nostra resta il rammarico per non essercela giocata come volevamo».
Il giocatore chiarisce il concetto: «Andavano gestiti i momenti cruciali e non ne siamo stati capaci. È successo soprattutto sul 3-1 per loro, andando inutilmente a un arrembaggio che ha solo favorito gli avversari. Il tempo per recuperare non mancava, una prestazione più accorta ci avrebbe permesso di concorrere per la finale fino al termine. Dispiace più che altro per il fatto che da tanto tempo non si raggiungeva il traguardo della Final Four».
La stagione complessiva della Futsal Civitavecchia non può certo dirsi brutta finora: «Assolutamente no, purché si rimanga con i piedi per terra. Nel girone B di C1 ci sono due-tre squadre sopra la media poi regna un equilibrio fra compagini di livello simile. La Futsal è lì fra le migliori, ma per restarci deve maturare. Certo i play-off sono una possibilità, che per diventare reale va accompagnata da prestazioni buone. Per centrare l’obiettivo bisogna acquisire la mentalità da grande squadra sapendo gestire al meglio i momenti decisivi della partita». Oltre a Cerrotta, i grandi “vecchi” del gruppo sono capitan Fabrizio Fattori e il portiere Danilo Boriello: «Si parla di gente che mastica calcetto da decenni. A cambiare per sono state le dinamiche di spogliatoio, dove adesso c’è più confidenza rispetto a prima. Quindi essere esempi in campo diventa l’arma con cui rendersi credibili, mettendoci più impegno di tutti. In questo senso, i miei coetanei Fabrizio e Danilo sanno bene cosa fare per trainare il gruppo». Il giorno prima che iniziasse la stagione in corso, Cerrotta disse: «Spero che la Civitavecchia Futsal possa essere una sorpresa del campionato, ma guai a montarsi la testa. In primis dobbiamo evitare i play-out e per riuscirci dobbiamo e possiamo fare bene vivendo alla giornata». A distanza di sei mesi, conferma quelle frasi: «Rispetto ad allora, di sicuro non rischiamo la retrocessione ma il concetto rimane lo stesso. Non bisogna guardare alle prossime settimane, ma di gara in gara. Intanto, la prima speranza è quella di tornare in campo il prima possibile» l’auspicio di Davide Cerrotta.