Intanto si è disputata la settima edizione del torneo di beach rugby
Non c’è pandemia che tenga: il beach rugby della Unione Rugby Ladispoli è tornato. Certo, è stato indispensabile l’ingresso del Lazio in zona bianca ma il torneo estivo ha potuto avere luogo. E intanto si avvicina l’ingresso della società nell’impianto di Cerveteri.

Per l’occasione è stata scelta la spiaggia di Campo di Mare a Marina di Cerveteri, nello spazio libero adiacente lo stabilimento Ezio alla Torretta. Nel rispetto delle norme anti-Covid imposte dalla Federugby, ha potuto prendere vita la settima edizione della manifestazione, che ha visto partecipare quattro squadre ovvero le Vecchie Spugne di Fiumicino, la squadra austriaca dei Lupi di Mare, Mare e Monte di Montevirginio, oltre ovviamente ai padroni di casa rossoblù.
Madrina dell’evento, l’assessora allo sport cultura del comune di Cerveteri Federica Battafarano, «che oltre averci onorato della sua presenza, con le sue parole di incoraggiamento ha dato il via al torneo» sottolineano dal sodalizio «mentre sul campo, a permetterci di giocare e divertirci rispettando le regole di gioco c’era l’arbitro Stefano Bruschi.
A bordo campo il nostro medico Alessandro Marcelli, al supporto energetico Massimo di Herbalife, Asso Locali che ci sostiene e dietro la macchina fotografica Franco Pasqualini, incastrato da noi perché è un amico!». Un bel pomeriggio «all’insegna del divertimento e dell’allegria ma nel rispetto della tradizione ovale sebbene ci siano vinti e vincitori non riveleremo chi ha vinto e chi ha perso. L’importante è stato divertirsi e stare bene insieme agli amici e ai compagni di gioco».
L’occasione è stata propizia anche dal punto di vista della politica sportiva. Infatti con l’occasione la Url ha ribadito «la collaborazione con l’amministrazione Pascucci e il Comune di Cerveteri e a breve speriamo di poter metter piede sul campo da rugby situato nei pressi dell’Enrico Galli per consolidare finalmente questa interlocuzione e, perché no, pensare anche di cambiare il nome con uno più adeguato al luogo. Ma questa è un’altra storia e ne parleremo a tempo debito», la conclusione dalla Url.