“È con enorme dolore che salutiamo Rudy, il nostro Direttore. La sua generosità e la sua umanità ci hanno accompagnati in questi anni. Sempre pronto a nuove sfide, un passo avanti rispetto agli altri, ha dato spazio a tutti, non dimenticando nessuno. Un abbraccio da tutti noi in particolare ai figli Claudia e a Michele”. Così il Todis Marconi sulla propria pagina Facebook.
“Rudy ha reso il Todis Marconi una Grande Famiglia, e come nelle belle famiglie, restiamo uniti in questo doloroso momento, non dimenticando quello che ci ha insegnato: generosità e affetto silenzioso e sincero. Ciao Rudy!”.

La nota del Cobas
“L’ultimo decesso in ordine di tempo è quello del direttore del Todis di viale Marconi, che segue di qualche ora quello di Riccardo, commesso Carrrefour di Roma morto l’altro ieri dopo aver combattuto contro il Covid-19. Il primo fu quello di una commessa dell’IperSimply di Brescia del 20 marzo 2020. E in mezzo una lista di morti invisibili, nascoste e mai enfatizzate per non disturbare i profitti da capogiro delle multinazionali del commercio. E le aziende e i grandi proprietari di centri commerciali e supermercati proseguono feroci nell’attacco al diritto alla festa dei lavoratori, finanche in piena terza ondata della pandemia, e comunicano le prossime aperture di Pasqua e Pasquetta”.
“Le multinazionali del “qualsiasi cosa a basso costo” hanno mangiato lo spazio dei piccoli e medi commerciati – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – attraverso una concorrenza spietata che poggia le proprie fondamenta sulla compressione dei salari e dei diritti di milioni di lavoratori. Ma tutto ciò non basta e allora, con un colpo di spugna, sottraggono altri giorni rossi di calendario ai propri dipendenti. Dilatando il rischio di contagio derivante dall’esposizione al pubblico”.
“Ed è proprio il tempo negato, quello del lavoro domenicale e festivo sottratto a queste donne e questi uomini, il vero cuore del problema – prosegue il rappresentante sindacale – Nell’immaginario collettivo queste aziende rappresentano molto spesso il concept della famiglia. Dimensioni di fatto negate ai propri lavoratori. Questa è una deriva destinata a tenere aperti questi non luoghi anche a Natale, anche a Capodanno. E quando non basterà più il calendario, saranno anche capaci di costruire il 366° giorno dell’anno o la 25esima ora giornaliera”.
“Ci uniamo al cordoglio dei lavoratori del suo punto vendita, al loro commiato commosso. I funerali di Rudy, che dopo aver perso la moglie lascia i due figli – Claudia e Michele – si terranno domani a Sora, suo paese d’origine”.
