Coronavirus, riaprono le regioni: libertà di spostamento e senza certificato • Terzo Binario News

Coronavirus, riaprono le regioni: libertà di spostamento e senza certificato

Giu 2, 2020 | Benessere e salute, Cronaca, ProCiv, Roma

Il 3 giugno finisce l’era dell’autocertificazione, niente passaporto sanitario. Resta il divieto di ammassarsi e l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e sui mezzi di trasporto

La pandemia da coronavirus in Italia entra, da domani (3 giugno 2020) in una nuova fase, con la riapertura dei confini tra regioni e il ritorno della libertà di spostamento senza certificato. L’era dell’autocertificazione, insomma, sembra essere finita, ma restano alcuni divieti, come la proibizione di ammassarsi e la costrizione a indossare la mascherina nei luoghi chiusi e accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. Niente mascherina invece quando si fa attività motoria. Tra gli obblighi permane quello del distanziamento sociale (minimo un metro fra una persona e l’altra, che diventano due quando si fa attività motoria; escluso, ovviamente, chi convive) e la quarantena per chi verifica di avere anomali dell’apparato respiratorio (in particolare tosse secca) e una temperatura corporea (febbre) superiore ai 37,5 gradi.

Niente passaporto sanitario: il Governo nazionale ha silurato la proposta di istituire il passaporto sanitario chiesto con insistenza dal governatore della Sardegna, Solinas.

Incontri fra persone: nessun limite di numero agli incontri con amici fuori o a casa propria, basta che si riesca a mantenere la giusta distanza; baci e abbracci dovremo riservarli soltanto ai familiari conviventi e farne ancora a meno soprattutto con gli anziani.

Locali pubblici: il divieto di vendita di bevande da asporto dopo le 21 è stato adottato da molte amministrazioni locali per evitare gli assembramenti degli ultimi giorni; locali aperti fino a tardi ma con l’obbligo di servire i clienti solo ai tavoli; saranno notti dimezzate quelle del divertimento estivo.

Ferrovie dello Stato: le FS predispongono spostamenti in tutto il Paese e portano a 80 le Frecce, a 48 gli Intercity e a 4653 le corse regionali in circolazione. Ma stazioni e scali restano comunque sorvegliati speciali: primi tra tutti Termini e gli aeroporti di Roma, dove saranno rilevate le temperature corporee. Inoltre nel Lazio sarà potenziato il contact tracing mentre i casi sospetti saranno indirizzati ai drive in per possibili test.

In auto e in moto: resta obbligatorio mantenere le distanze interpersonali: in macchina si potrà andare tutti insieme se si appartiene a uno stesso nucleo familiare convivente, diversamente in un’auto di dimensioni normali potranno viaggiare insieme solo due persone e con mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore; tre persone, una per fila, per le macchine più grandi con tre file di sedili; anche in moto si dovrà andare da soli, ammesso portare un’altra persona dietro solo se abita nella stessa casa.

Seconde case e alberghi: le seconde case da domani saranno raggiungibili ovunque, così come le isole minori. Alberghi, bed and breakfast, case vacanza e simili sono prenotabili, anche se sono ancora molto pochi quelli che hanno già riaperto in attesa del nullaosta alla mobilità tra le regioni e con l’estero.

Al mare: stagione balneare avviata in quasi tutte le regioni italiane, fanalino di coda la Sicilia dove gli stabilimenti potranno riaprire solo sabato prossimo (6 giugno 2020). Le linee guida per le spiagge in sicurezza prevedono un’area di dieci metri quadri per ogni ombrellone ma Veneto ed Emilia hanno aumentato lo spazio fino a 12 metri.

Terme e centri benessere: riapertura di terme, centri benessere e, in alcune regioni come la Lombardia, anche delle piscine e delle palestre che erano rimaste chiuse; rigide regole contenute nelle linee guida dispongono oltre alle consuete misure di sicurezza anche uno spazio di sette metri quadrati a persona nelle vasche, mentre restano ancora indisponibili sauna e bagno turco; obbligo di mascherine per clienti e personale e particolari accorgimenti per i trattamenti con i fanghi e le terapie che prevedono un contatto ravvicinato con gli operatori.

Cinema e teatri: il 15 giugno è anche la data di riapertura di cinema, teatri e luoghi di spettacolo: un massimo di 200 persone, distanziate, al chiuso, 1000 all’aperto.

Bambini: i più piccoli dovranno aspettare il 15 giugno per tornare a frequentare colonie e centri estivi con le linee guida messe a punto negli ultimi giorni per bambini dai 3 anni in su, che dovranno indossare la mascherina a seconda dei contesti in cui si ritroveranno.

Matrimoni: il primo matrimonio con una cinquantina di invitati si è celebrato il 25 maggio in chiesa a Piacenza e nei giorni scorsi anche in Puglia, Campania e Abruzzo sono riprese le nozze civili con pochi familiari e amici, tutti naturalmente in mascherina. Anche se la maggior parte delle coppie che avevano fissato la data per questi mesi ha deciso di rinviare, riparte anche il settore dei matrimoni con tanto di catering (in Sicilia) in dimore o location che consentono un rinfresco senza buffet ma con servizio ai tavoli.

Funerali: per il protocollo firmato tra Cei e Viminale vale ancora la limitazione dei 15 partecipanti, nessuna regola esplicita per matrimoni e battesimi se non quelle per la celebrazione delle messe.