Hospice oncologico, dopo 7 anni iniziano i lavori. De Paolis (Sel): "Grande emozione" • Terzo Binario News

Hospice oncologico, dopo 7 anni iniziano i lavori. De Paolis (Sel): “Grande emozione”

Giu 7, 2013 | Allumiere, Bracciano, Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa

Il capogruppo di Sel al Consiglio regionale del Lazio Gino De paolis

Il capogruppo di Sel alla Regione Lazio Gino De Paolis

“Ci sono voluti anni di impegno, sinergia e caparbietà per giungere oggi a vedere le ruspe a lavoro per la realizzazione dell’Hospice oncologico di Civitavecchia. Un progetto che, data l’enorme importanza, ha visto coinvolti tanti attori, tra Istituzioni, amministrazioni, realtà economiche e sociali del territorio. Un gioco di squadra che oggi ci porta a brindare all’inizio della costruzione.” A dichiararlo è Gino De Paolis, capogruppo Sel alla Regione Lazio. 

Lanciato per la prima volta 7 anni fa, il progetto dell’Hospice oncologico, ha visto prima l’allora Consigliere regionale, oggi Vice Sindaco di Civitavecchia, Enrico Luciani raccogliere l’idea dell’Associazione Adamo e sollevare alla Regione la questione dell’importanza dell’opera per l’intero comprensorio. Poi nel 2007, da consigliere comunale, Gino De Paolis ha portato in Consiglio una Mozione, approvata all’unanimità grazie alla quale una Commissione Speciale del Comune veniva investita del compito di verificare un eventuale terreno comunale dove poter edificare l’ospedale.

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La posa della prima pietra a dicembre 2012

Quest’area purtroppo non esisteva pertanto Gino De Paolis, stavolta da consigliere provinciale, nel 2009, riesce ad ottenere per il progetto l’emendamento al bilancio che prevede 1 milione e mezzo di euro per la sua realizzazione. L’anno successivo a questo impegno si aggiunge un altro milione di finanziamento da parte della Provincia. Da quel momento in poi tra il Comune di Civitavecchia, i comuni del territorio, l’Associazione Adamo, la Fondazione Cassa di Risparmio e il Vescovo Chenis prima e Marrucci dopo è iniziato un lavoro costante e impegnato, senza il quale l’opera non avrebbe mai potuto vedere la luce.

“Una emozione davvero grande- dice oggi De Paolis- e per questo un riconoscimento speciale va alla sensibilità del Presidente Zingaretti, dell’Assessore Cecchini, dell’Assessore Rosati e di tutta la ex Giunta provinciale, del dott. Calicchia e del suo staff, in primis dell’architetto Roberto Del Signore, che da subito hanno compreso la grandezza del progetto, sostenendolo fino ad oggi. Sento il dovere di nominarli uno ad uno perché è il giusto riconoscimento verso coloro che hanno lavorato per quest’obiettivo superando di gran lunga i loro doveri politici, istituzionali e professionali.

In questi anni di lavoro – prosegue il consigliere-non abbiamo mai smesso di crederci, nonostante le difficoltà.

Un ricordo commosso va sicuramente al Vescovo Monsignor Carlo Chenis, a cui dedicheremo il nome della struttura, che con il suo impegno ci ha sostenuto fino alla fine, allontanando possibili distanze di carattere politico o amministrativo. Allo stesso modo e con lo stesso spirito va sottolineato il grande lavoro svolto dal Vescovo Luigi Marrucci che con passione ha portato avanti l’impegno assunto.

POSA PRIMA PIETRA HOSPICE ONCOLOGICO2Non possiamo neanche dimenticare la disponibilità e la fattività mostrata dal Comune di Civitavecchia, quella dimostrata dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, avv. Vincenzo Cacciaglia, che ha lavorato per la realizzazione del progetto definitivo e ha assolto alla funzione preziosissima di raccordo di tutte le realtà coinvolte, mettendo tra l’altro a disposizione la sede della Fondazione per le Conferenze dei servizi. Grazie anche al Presidente dell’associazione Adamo di Civitavecchia, Massimiliano Riccio, che ha sempre creduto nell’indispensabilità dell’opera per il territorio”.

“Ora che concretamente la struttura prende forma e che i vari Comuni coinvolti hanno sottoscritto un Protocollo di intesa, che vede Civitavecchia capofila del progetto,– va avanti De Paolis- restano aperte le questioni relative alle modalità di gestione. Inizia un percorso che deve essere il più possibile partecipato, che deve coinvolgere le realtà produttive ed associative del territorio, i cittadini e i media locali. Continuiamo a lavorare, mettendo in campo le sinergie che ci hanno portato fin qui. Da parte di Zingaretti continua l’impegno anche in questo nuovo ruolo di Presidente della Regione, per arrivare a chiudere il cerchio e garantire una gestione dell’Hospice che sarà naturalmente pubblica.”