Ladispoli, il consigliere Grando: "Sui grandi temi l'amministrazione è immobile. 'Città Nuove' esperimento superato" • Terzo Binario News

Ladispoli, il consigliere Grando: “Sui grandi temi l’amministrazione è immobile. ‘Città Nuove’ esperimento superato”

Mag 31, 2013 | Ladispoli, Politica

ALESSANDRO GRANDOAlessandro Grando, 29 anni, è il più giovane consigliere del Consiglio comunale di Ladispoli. Eletto con la lista “Città Nuove” fondata da Renata Polverini, è stato tra i più votati alle scorse amministrative, raccogliendo 328 preferenze. Una carriera nel calcio, che lo ha visto giocare in serie C e ingaggiato dalla F.C. Juventus, oggi siede tra i banchi dell’opposizione, da cui svolge l’attività politica di consigliere con scrupolo e passione.

Consigliere, siamo arrivati a un anno di questo secondo mandato di Crescenzo Paliotta. Come giudica questo primo anno?

Ci sono stati momenti intensi, di attività frequenti, e altri di vuoto, in cui non ci siamo mai riuniti. Rimangono da sciogliere i problemi più importanti, dalla Passerella sul Fosso Sanguinara, di cui ancora non vediamo la ripresa dei lavori, al Campo di calcio, per il quale ancora attendiamo risposte da sei mesi. E poi il centro di aggregazione giovanile, rimasto incompiuto e già oggetto di atti di vandalismo. Sulla raccolta differenziata, ad esempio, era stato detto che entro questa primavera si sarebbe arrivati al 65%, ora è stato fatto il nuovo bando, vedremo. Se si pensa che anche il Pua è stato approvato solo dopo 7 mesi di dibattito e rinvii.

L’opposizione non sembra molto compatta. Come si trova con gli altri consiglieri?

Devo ammettere che finora non c’è stata grande compattezza nell’opposizione. Lo si è visto anche sull’approvazione dei regolamenti, dove ognuno ha mantenuto libertà di scelta. Anche sul Pua io, Emanuele Cagiola e Piero Ruscito abbiamo votato insieme a favore ma con riserva di valutare le osservazioni, mentre Agostino Agaro era assente. Sul P.I.P. artigianale di Piane Vaccina invece ha votato solo Ruscito e noi siamo usciti dall’aula.

Ci sono dei temi che sono al centro della sua azione politica e che sta seguendo direttamente?

Un punto poco chiaro è quello relativo al Consorzio di Marina di San Nicola, che deve 600mila euro alla Flavia Acque per servizi dal 2009 a oggi. Sono soldi che il consorzio ha riscosso dai propri consorziati e che il sindaco ha detto di voler recuperare prima in tre e poi, correggendosi, in sei anni. Il problema si intreccia con quello dei crediti che il Consorzio vanta nei confronti del Comune che secondo il Consorzio ammontano a 317mila euro, mentre secondo il Comune sarebbero solo 37mila. Il sindaco dice che le cifre sono da verificare e il presidente del consorzio Roberto Tondinelli sostiene che firmerà il piano di rientro solo quando riceverà quanto dovuto dall’amministrazione. Vorrei che si faccia chiarezza su questo punto, sia per il Comune di Ladispoli, sia soprattutto per i consorziati.

C’è poi la vicenda dell’isola ecologica. Dopo l’esposto di Giulio Cecchini in rappresentanza dei lavoratori c’è stata un’ispezione della Asl che ha certificato delle violazioni igienico-sanitarie e lasciato delle prescrizioni per rimediare. Sul centro servizi della ditta di nettezza urbana, in realtà, abbiamo chiesto più volte spiegazioni all’amministrazione senza venirne a capo. Da gennaio 2013 il Comune ha annunciato la disdetta del contratto su un terreno di circa un ettaro ma continua a occupare l’area pagando 7mila euro al mese. Prima ancora per la stessa area pagava inspiegabilmente un affitto di 18mila euro al mese: si pensi a quanto soldi sono stati buttati in modo vergognoso. 

Sul Piano regolatore e sui grandi progetti previsti per Ladispoli non si sente più parlare …

Viviamo in una fase di immobilismo. I grandi nodi non sono stati toccati. Sul Piano regolatore siamo ancora nella fase degli incarichi ai professionisti per la Vas, che in questi giorni stiamo assegnando. Ci vogliono risorse per retribuirli: solo lo scorso anno sono stati spesi 40mila euro, ce ne vorranno ancora 150mila per le parcelle dei professionisti.

E il Porto?

Sul Porto dipende dalla volontà della Regione, stiamo aspettando che inserisca Ladispoli nel Piano dei porti. Nell’ultimo Pua erano previste due aree: una alla foce del Fosso Vaccina e l’altra a via Sanremo.

Sul bilancio consuntivo 2012 e sui debiti fuori bilancio è stato detto molto …

Nel bilancio ci sono 46 lavori effettuati dalla Flavia Acque senza impegno di spesa e 20 dell’Ala Servizi. Poi c’è la partecipazione del Comune alla Società Sic One, di cui detiene il 5,29% delle quote, che è in perdita e che ha causato un rosso di 135mila euro. Le società partecipate hanno 1.080.000 euro di debiti fuori bilancio a cui si aggiungono 538mila delle varie aree dell’amministrazione. Il bilancio chiude in attivo, con un gettito di Imu di 700mila euro e 1,2 milioni di addizionale Irpef. La relazione dei Revisori dei conti è molto chiara su alcuni punti, soprattutto quando certifica l’assenza di controllo analogo sulle società partecipate. Sono stati spesi 200mila euro per realizzare una fogna a via Roma in una zona non urbanizzata. Questi errori sono curiosi. Non mi venissero a dire che la colpa è dei dirigenti e non della politica. Delle due una: o i politici hanno forzato la mano o hanno sbagliato i dirigenti ma i politici non hanno controllato. In entrambi i casi la responsabilità è della politica.

Tornando alla sua esperienza da consigliere, come si è trovato tra i documenti, mozioni, determinazioni e delibere?

Per me è stata un’esperienza del tutto nuova. L’impatto non è stato facile, senti la responsabilità di fronte a tutta la cittadinanza di cose così importanti. In un anno ho colmato un abisso e devo ringraziare il consigliere Piero Ruscito e l’ex consigliere Filippo Moretti per il loro aiuto e supporto, soprattutto in ambito di edilizia e bilancio. Mi sono avvicinato alla cosa pubblica mantenendo sempre una certa dose di curiosità. Ho ancora tante cose da imparare: l’interesse è sempre vivo e l’impegno continua. 

È stato eletto con Città Nuove, una lista nata da un progetto di Renata Polverini che sembrava promettente e che oggi sembra scomparso …

Sto cercando di capire anche io che cosa sta succedendo dopo la fine anticipata della Giunta Polverini in Regione. ‘Città Nuove’ era una forza che si proponeva di uscire dagli schemi dei partiti tradizionali. Ora il progetto è capitolato e stiamo vivendo una fase di stallo. Alle ultime elezioni non si è presentata e Renata Polverini si è candidata con il Pdl. Anche i contatti si sono fatti sempre meno frequenti e non nascondo che sto valutando altre ipotesi. 

Anche noi rimaniamo in attesa delle prossime mosse del giovane consigliere e gli auguriamo “buon lavoro!”.