Ballottaggio, M5S: "Libertà di coscienza, ma tre proposte per i candidati" • Terzo Binario News

Ballottaggio, M5S: “Libertà di coscienza, ma tre proposte per i candidati”

Giu 1, 2013 | Fiumicino

fabiola velli

Fabiola Velli, ex candidata sindaco del M5S del Comune di Fiumicino

Il M5S di Fiumicino non dà indicazioni di voto per il ballottaggio ma chiede ai due candidati un impegno concreto in merito a tre proposte.

Il M5Stelle non è interessato alla spartizione di poltrone e non farà accordi o apparentamenti di nessun tipo con i partiti politici – si legge in un comunicato – Non verranno date direttive di voto ai propri iscritti che voteranno secondo coscienza valutando i programmi politici proposti dai due schieramenti.

Il M5Stelle Fiumicino chiede ai 2 candidati sindaco ed ai loro schieramenti politici di dimostrare fin da ora un concreto impegno con tutti i cittadini del nostro Comune sottoscrivendo prima del ballottaggio un patto siglato con i cittadini stessi sui seguenti punti:

1. Referendum propositivo. Far esprimere i cittadini sulle decisioni riguardanti il comune (ex art.8 dlgs. 267/2000) mediante referendum propositivi e consultivi senza quorum come previsto dall’art. 7 dello stesso statuto del comune in vigore sin dall’anno 2000 e mai reso operativo.

Attraverso di esso i cittadini potranno finalmente esercitare il proprio diritto a esprimere la loro opinione su materie di interesse collettivo, come il raddoppio dell’aeroporto, la realizzazione di impianti a biogas, l’ulteriore selvaggia cementificazione del territorio, la rimessa in sicurezza del litorale.

2. Trasparenza amministrativa. Garantire assoluta trasparenza negli atti dell’amministrazione fin dal suo insediamento, attraverso la selezione degli assessori effettuata in base a oggettive e dimostrabili competenze e non secondo logiche clientelari, e impedendo altresì il verificarsi di conflitti di interesse mediante la pubblicazione online dei redditi del sindaco, dei consiglieri comunali, e soprattutto delle eventuali quote di partecipazioni a società ad essi intestate, così come previsto dalla Legge 441/1982.

3. Aderire alla Consulta antimafia della provincia di Roma quale testimonianza di un’autentica volontà di combattere e arginare il fenomeno di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori decisionali della vita pubblica e di promuovere l’educazione alla legalità all’interno dell’offerta formativa scolastica anche del nostro comune”.