Su viale Italia è tornato il collettivo dei poeti nostrani: parole in rima sui muri • Terzo Binario News

Su viale Italia è tornato il collettivo dei poeti nostrani: parole in rima sui muri

Feb 1, 2017 | Ladispoli

Di nuovo una dolce sorpresa questa mattina sui muri di alcune attività commerciali di Viale Italia.

Sono tornati infatti i poeti ladispolani (il collettivo dei poeti nostrani) che hanno nella notte lasciato tracce di parole in rima sui muri del centro.

Un modo creativo per allietare commercianti e passanti.

Ecco le poesie scritte nella notte:

Chi saranno i vagabondi che si aggirano in città?
Chi mai saranno questi di cui il nome nessun sa?
Calma!
Tenetevi per mano, noi siam qui e ci presentiamo.
C’è chi andava a comandare, noi andiamo a cominciare.
Venghino signori!
Il suo verso è un lamento
Il dubbio ed il tormento
Non scrive mai banale
Lui si chiama pecora
Come l’animale.

#pecora

Pecora,
come il popolo che mormora,
A passi lunghi e ben distesi pronto a costruire un’altra crisi,
Pecora,
come la moglie del dottore
presa dalla ricerca di un altro curatore,

È della pecora il verso che mi appartiene, fiera lamentosa come le mie pene.

 
una
 
Chi saranno i vagabondi che si aggirano in città?
Chi mai saranno questi di cui il nome nessun sa?
Calma!
Tenetevi per mano, noi siam qui e ci presentiamo.
C’è chi andava a comandare, noi andiamo a cominciare.
Venghino signori!
Reggete il ritmo ed il passo
di colui che fra i poeti
si fa chiamare: basso.

#basso

Basso, come i temi che tratto
isolato da dentro, senza contatto
Basso come appellativo,
come il livello di quello che scrivo

Come la morale con cui vi bombardo
Basso è dove rivolgo lo sguardo
Che le stelle son troppo lontane,
certo belle ma mezze puttane.