Cena con menù targato Montalbano e tante notizie sullo scrittore siciliano nato cento anni fa
di Cristiana Vallarino
Una cena targata Montalbano, per commemorare, anche a Civitavecchia, i cento anni della nascita del suo creatore, Andrea Camilleri.
L’idea della presidente della Pro Loco Maria Cristina Ciaffi è stata abbracciata da Patrizia Manunza, chef sarda, che nella preparazione dei piatti è stata “guidata” da Maria Merlo, siciliana doc. Valore aggiunto della serata di martedì, al ristorante “Dolce e Salato” in piazza Fratti, è stata la presenza dello scrittore Ernesto Berretti, catanese d’origine ormai di casa a Civitavecchia.
La ladychef ha cucinato le pietanze servite. Rigorosamente quelle che al commissario Montalbano prepara la fida Adelina: arancini, pasta incasciata, sarde e panelle, caponatina. Servite con vini di qualità, scelti dalla Ciaffi che è sommelier. E per dessert – a cura della gelateria Setteveli – cassatine e cannoli, accompagnati da bicchierini di marsala.

La cena è stata “condita” dalle spigolature su Camilleri che Berretti ha raccontato alla cinquantina di commensali, coinvolgendoli in un gioco: lanciando i dadi ogni tavolo sceglieva a caso l’argomento e la particolare notizia da leggere. Ed erano davvero tante quelle da cui poter attingere: lo scrittore ha passato ore a raccogliere materiale sulla vita, le opere, le curiosità su Camilleri, ascoltando interviste e pescando dagli interventi e dai libri frasi filosofiche e profonde, ma pure brani “osè” che hanno certamente divertito i presenti. Oltre a far conoscere meglio la figura dello scrittore, il quale fu drammaturgo, regista, sceneggiatore e docente. Grazie al suo Montalbano, nato per caso, all’inizio nemmeno tanto amato dal suo creatore, poi restato protagonista di decine di romanzi e racconti, nonchè di due fortunate serie televisive, Camilleri raggiunse vera fama, anche internazionale, in età non giovanissima. Tanto da collezionare svariate lauree ad honorem, lui che non aveva finito i suoi studi universitari.

In apertura di serata Ciaffi ha spiegato le ragioni per cui la Pro Loco ha voluto ricordare Camilleri che “attraverso l’utilizzo del dialetto ha raccontato le tante sfumature della cultura siciliana che passano anche per l’enogastronomia”.
“Camilleri è un testimonial d’eccezione – ha sottolineato la presidente – per il suo uso letterario del dialetto che ha creato un’innovazione linguistica dall’atmosfera autentica e coinvolgente, dando voce alla cultura e all’ambiente siciliano. Questa iniziativa, come quelle organizzate tutti gli anni per la giornata nazionale istituita dall’UNPLI, è parte della promozione e tutela del dialetto, patrimonio immateriale da preservare”.
Alla serata erano presenti la vice sindaco e assessore alla cultura Stefania Tinti, per la Fondazione Cariciv il presidente Gaetano Starace con Gabriella Sarracco, presidente onorario e per la Confcommercio Litorale nord Cristiano Avolio.
