"Un materasso per papa Francesco": la proposta dell'artigiano di Civitavecchia Fabio Malavasi • Terzo Binario News

“Un materasso per papa Francesco”: la proposta dell’artigiano di Civitavecchia Fabio Malavasi

Set 16, 2025 | Civitavecchia, Cronaca

Il “colchonero” ha inviato una lettera al Vaticano, poi il pontefice argentino è morto ma dalla Santa Sede lo hanno ringraziato ufficialmente

«Vorrei realizzare un materasso per papa Francesco, visto che è appena uscito dall’ospedale. Magari può avere esigenze particolari».

Più o meno questo il testo della lettera fatta pervenire al Vaticano da Fabio Malavasi, artigiano di Civitavecchia da diverse generazioni e con un nome che in città vanta qualcosa come 108 anni di storia.

Il materasso non è stato mai realizzato ma nonostante la morte di Jorge Bergoglio, la Santa Sede ha apprezzato la buona volontà e ha voluto rispondere ringraziando l’artigiano con una lettera ufficiale.

I fatti risalgono al post-ricovero del pontefice argentino al Gemelli del gennaio scorso. Dopo due mesi nel policlinico vaticano per la polmonite, Bergoglio è uscito per far ritorno a Santa Marta ma dopo meno di un mese è sopraggiunto il decesso del pontefice argentino. Ed è durante quel periodo che scatta l’idea nella testa del Colchonero civitavecchiese: «Vedendo la tv mi è venuto il pensiero circa una necessità che poteva avere un uomo anziano appena uscito dall’ospedale – racconta Fabio Malavasi – e così mi sono attivato.

Qui si realizzano materassi di ogni tipo e ovviamente ortopedici. E viste le patologie di cui Bergoglio soffriva, immaginavo fosse necessario comunque un consulto di uno specialista prima di realizzare qualunque giaciglio». Con i tessuti pronti nelle cucitrici, Malavasi cerca il modo di far arrivare la proposta alla Santa Sede. «Basta immaginare quanta corrispondenza arrivi quotidianamente al Vaticano, e non parlo delle e-mail, per avere idea di cosa significhi scrivere e solo sperate che qualcuno legga. Figurarsi attendere una risposta. Però mi sentivo almeno di provarci». Solo che le speranze sono state ben diverse dalla realtà auspicata: la mattina del 21 aprile è arrivata la notizia della morte di papa Francesco. «A quel punto – riprende Malavasi – neanche ho più pensato alla proposta che avevo inviato». Fino a qualche giorno fa, quando della posta arriva la busta bianca con il “bollo papale” della Santa Sede: «Che peraltro ha preso mia moglie, perché in quel momento non c’ero. Quindi mi ha spiazzato ancor di più». Questo il testo: “Con premuroso pensiero, ha fatto pervenire al compianto Papa Francesco un cortese omaggio. Nel ringraziare per il devoto gesto e per i sentimenti che lo hanno suggerito, esorto a rimanere in comunione di preghiera per il defunto Romano Pontefice e, affidando Lei e le persone care alla materna intercessione della Vergine Maria, invoco la benedizione del Signore”. Firmato, monsignor Roberto Campisi, assessore presso gli Affari Generali della Segreteria di Stato vaticana. Una sorpresa per il Colchonero, che certo non si aspettava un ‘grazie’ per qualcosa di solo immaginato e mai realizzato. «Sì, mi ha sorpreso e inorgoglito. Intanto perché significa che la mia offerta è arrivata a destinazione e poi perché è stata talmente apprezzata da meritare una risposta ufficiale. Mi ha reso felice».

Peraltro non è la prima volta che Malavasi sfiora il mondo ecclesiastico, anche se in ambito cittadino: «Successe con il vescovo Luigi Marrucci, con cui nacque un’amicizia. Gli realizzai un materasso su misura applicando il suo stemma vescovile e di questo dettaglio lui rimase entusiasta».

Infine, visto che del materasso non ha beneficiato un papa, non significa che non ci sia in città qualche indigente che necessita di un prodotto specifico: «Me lo facciano sapere, vedrò cosa posso fare», la conclusione di Fabio Malavasi.