"Su Marco Milani Grando ha mentito" • Terzo Binario News

“Su Marco Milani Grando ha mentito”

Dic 17, 2025 | Ladispoli, Politica

Intervento di Ladispoli Attiva e Ladispoli Cambia, che attaccano anche i consulenti esterni di Flavia Servizi

“Nei giorni scorsi a Ladispoli è accaduta una cosa semplice, ma grave.

È stata negata la sala conferenze della Biblioteca comunale per la presentazione dell’ultimo libro di Marco Milani, scrittore ladispolano che da poco ha ricevuto il Premio Firenze – sezione Narrativa Edita per “I signori del buio”.

Un riconoscimento importante, che dovrebbe essere motivo di orgoglio per tutta la città, al di là dell’appartenenza politica o dei rispettivi convincimenti ideologici.

Di fronte a questo diniego, come Ladispoli Attiva e Ladispoli Cambia abbiamo fatto ciò che spetta all’opposizione in Consiglio comunale: abbiamo chiesto chiarimenti in aula, con una domanda di attualità a firma di Gianfranco Marcucci, Martina Paoli e Amelia Mollica Graziano.

Il Sindaco ha risposto.

E da lì è partita una narrazione che non possiamo accettare.

Poco dopo è comparso un video di una pagina locale che ha provato a ribaltare i fatti, facendo passare la nostra domanda come uno scivolone dell’opposizione e la risposta del Sindaco come chiarificatrice. Una pagina gestita dallo stesso giornalista che risulta recentemente incaricato come consulente esterno di Flavia Servizi, con un compenso annuo di 24 mila euro. Un elemento che riteniamo doveroso segnalare per consentire a chi legge di valutare il contesto con piena consapevolezza.

Se però si mettono in fila i fatti, emerge tutt’altro: una pessima figura politica, coperta con bugie, omissioni e mezze verità.

Non è vero che Marco Milani fosse all’oscuro della richiesta come affermato dal sindaco: le istanze per l’utilizzo della sala e per il patrocinio sono partite dalla sua PEC personale, anche se l’organizzazione pratica era affidata – come spesso accade – ad altri soggetti culturali.

Non è vero nemmeno che il sabato la Biblioteca non possa ospitare eventi. È vero che il personale bibliotecario non lavora, ma è altrettanto vero che numerose iniziative si sono svolte di sabato, anche in tempi recenti, grazie alla disponibilità di assessori o consiglieri che hanno presidiato apertura e chiusura. Lo ha detto lo stesso Sindaco.

La domanda, quindi, resta semplice: perché in questo caso non si è voluto fare?

Ed è debole sostenere che nessun amministratore sia stato contattato. L’associazione culturale Bombadil ha scritto regolarmente al Comune via PEC, chiedendo patrocinio e disponibilità dello spazio. Pensare che, di fronte a una proposta culturale di questo livello, l’Amministrazione possa limitarsi ad attendere una chiamata informale significa confondere la burocrazia con l’alibi politico.

Infine, l’ipocrisia più grande: far passare Marco Milani come una figura “gradita” all’attuale Amministrazione solo perché in passato è stato assessore alla Cultura. Se davvero ci fosse stata la volontà politica di valorizzare uno scrittore di Ladispoli appena premiato a livello nazionale, bastava delegare qualcuno della maggioranza. Qualcuno – ci risulta – si era persino offerto. Poi è stato richiamato all’ordine dal sindaco.

Questi sono i fatti, al di là della propaganda.

E forse non è un caso se, negli ultimi anni, diverse case editrici nate a Ladispoli hanno scelto di trasferire altrove la propria sede.

Quando una città non sa riconoscere e sostenere le sue energie culturali, finisce per perderle.

Ancora una volta, purtroppo, vale il vecchio detto: “nemo propheta in patria”.

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