Due righe di un post hanno fatto infuriare una città intera.
Uscita infelice via social del leader di Azione Carlo Calenda, in partenza per le vacanze dal porto di Civitavecchia ma uno scatto con la centrale di Torre Nord sullo sfondo appare piuttosto inopportuno visto il prezzo pagato dalla città nei decenni.
“Si parte. Traghetto fino a Barcellona e poi dritti a Porto. Al tramonto la centrale di Civitavecchia risulta ancora più bella! prima o poi la riattiviamo” ha scritto il leader di Azione.
Questa la replica del Pincio.
“In merito alle dichiarazioni diffuse sui social dall’on. Carlo Calenda, che ha auspicato una riattivazione della centrale a carbone di Civitavecchia, l’Amministrazione comunale intende ricordare con chiarezza la posizione della città e del territorio: il ciclo del carbone è ormai concluso e non vi sarà alcun ritorno al passato.
Per decenni Civitavecchia ha sopportato il peso ambientale e sanitario derivante dalla produzione energetica da fonti fossili, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo energetico nazionale. Oggi, con il phase-out già avviato e le opportunità legate alla transizione ecologica, la rotta è tracciata verso un futuro basato su energie rinnovabili, innovazione e sostenibilità.
La nostra comunità ha già dato. È tempo di guardare avanti, investendo in progetti che creino lavoro e sviluppo senza compromettere la salute dei cittadini e dell’ambiente. Il dibattito nazionale sull’energia non può prescindere dalla volontà delle comunità che hanno vissuto per decenni accanto alle ciminiere: Civitavecchia chiede e merita una transizione giusta, non un ritorno a modelli produttivi superati.
L’Amministrazione comunale continuerà a difendere questa linea in ogni sede, lavorando con tutte le istituzioni e gli attori coinvolti per costruire un futuro energetico pulito e sostenibile per la città. Nel frattempo, auguriamo all’on. Calenda buone e meritate vacanze, confidando che al rientro possa apprezzare ancora di più il valore di un tramonto senza fumi.