“Arrivate 28 proposte di riconversione” aggiunge, mentre la Angelilli plaude l’intervento
“Confermo l’impegno del ministero a concludere al più presto il percorso già individuato per giungere poi ai due accordi di programma; peraltro il PNIEC prevede per l’Italia la cessazione della produzione dell’energia elettrica tramite carbone al 31 Dicembre di quest’anno: impegno mantenuto.
Il 31 luglio scorso la camera dei Deputati ha votato un ordine del giorno che impegna il Governo a proporre una revisione del piano prevedendo solo il posticipo del phase out del carbone in Italia al 2038.
Sarà realizzata quindi una fermata a freddo delle centrali finalizzata a garantire la sicurezza energetica nazionale senza arrecare alcun pregiudizio all’ambiente, in linea con la misure adottate da altri paesi europei come la Germania, che ha mantenuto in riserva alcuni impianti a carbone.
Ciò significa che gli impianti saranno mantenuti in manutenzione ai fini di garantire l’utilizzo in riserva nel caso di emergenza nazionale, ove la situazione geopolitica, piuttosto gravida di rischi, ne determinasse la necessità.
Per quanto riguarda i progetti di riconversione delle centrali a carbone di Cerano a Brindisi e di TVN a Civitavecchia il differimento del phase out non inficia nelle attività dei due comitati di coordinamento costituiti a tale scopo presso il Ministero, che prosegue con celerità potendo comunque contare sulla disponibilità di aree idonee indipendentemente dalle immediate dismissioni, soprattutto a Brindisi.
In questa prospettiva è stata avviata la pubblicazione sul sito del Ministero di due avvisi per acquisire progettualità di investimento nei rispettivi territori di Brindisi e di Civitavecchia. Per Brindisi, confermo, sono pervenute 46 proposte, in gran parte relative a energia rinnovabile, economia circolare e logistica, di cui 9 già presentate nella riunione del 20 settembre 2024 presso la Prefettura e meglio dettagliate nell’incontro del comitato dello scorso 29 Maggio. Per il coordinamento delle attività di riconversione è stato nominato commissario straordinario l’attuale prefetto Luigi Carnevale. Per Civitavecchia sono arrivate 28 proposte, alcune delle quali necessitano di definizione delle aree e autorizzazioni ambientali e urbanistiche. Le elaborazioni delle manifestazioni di interesse sono nelle fasi conclusive con il supporto tecnico di Invitalia, al fine appunto di realizzare, come dicevo all’inizio, di intesa appunto con gli enti locali, due distinti accordi di programma che renderanno espliciti progetti, tempi e modalità degli investimenti produttivi.”
«A proposito del mantenimento della centrale di Civitavecchia in riserva fredda, con relative attività di manutenzione, è molto apprezzabile la dichiarazione del ministro Urso che ha confermato lo stop al carbone per il 31 dicembre 2025 e ha sottolineato che il differimento del phase out non interferirà sulle procedure relative alle manifestazioni d’interesse.
Anzi la strategia è quella di favorire investimenti produttivi e progettualità industriali di transizione energetica, da concludere al più presto attraverso veri e propri accordi di programma.
È inoltre importante che Invitalia, che fornisce il supporto tecnico sull’analisi delle manifestazioni di interesse, sia arrivata alle fasi conclusive dell’iter ricognitivo, utile ad avviare al più presto tutte le procedure necessarie a livello autorizzativo. La Regione Lazio è pronta a dare tutto il sostegno amministrativo e tecnico per il buon esito delle progettualità.
Quanto Invitalia avrà terminato la valutazione delle proposte pervenute, sarà convocato un tavolo di confronto. Sarà inoltre necessario un confronto con Enel sul piano di manutenzioni, al fine di garantire sicurezza, efficienza e continuità operativa alle imprese locali, anche in vista della futura riserva fredda dell’impianto».
Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, all’Industria, al Commercio, all’Artigianato e Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli a commento della risposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso all’interrogazione a risposta immediata presentata dai deputati Battilocchio e D’Attis durante la seduta pomeridiana di oggi della Camera dei Deputati.
