Una quarantaseienne romana, con precedenti per furto, aveva adibito il circolo ricreativo in gestione a centrale di spaccio di cocaina, nella zona di Pietralata. La donna è stata arrestata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che hanno sventato l’immissione sul mercato di 155 dosi di stupefacente.

Il via vai di avventori nell’esercizio, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ha attirato l’attenzione dei militari del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, facendo scattare la perquisizione dei locali, dove sono state scoperte le dosi, già confezionate, per un totale di 38 grammi di cocaina. La cosa che ha dato nell’occhio – come riferito dal tenente colonnello Andrea Fegatelli -è che la porta del locale fosse sempre chiusa. Tra gli avventori, personaggi conosciuti nell’ambito del consumo di sostanze stupefacenti.

Non solo: i baschi verdi hanno notato dei ‘buchi’, degli spioncini in sostanza, diventati punti di osservazione. Difatti, all’esterno era presente un sofisticato sistema di videosorveglianza predisposto per poter monitorare costantemente l’ambiente esterno e fronteggiare eventuali irruzioni delle forze di polizia.
Oltre alla droga, sono stati sequestrati scatole di amminoacidi per il taglio, un bilancino di precisione, un tirapugni, un telefono cellulare e denaro contante, (poche migliaia di euro) presumibilmente provento dello spaccio.
È stato denunciato all’Autorità Giudiziaria anche un collaboratore della donna, senza precedenti alle spalle, che la coadiuvava nella cessione delle dosi ai clienti.
Durante il giudizio con rito “direttissimo” tenutosi davanti al Tribunale di Roma, il Giudice ha appurato che l’arrestata era titolare del “reddito di cittadinanza”, disponendo la sospensione della provvidenza, oltre alla condanna per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione della Gdf rientra nel dispositivo di contrasto ai traffici illeciti e di tutela della salute dei cittadini predisposto dal Comando Provinciale di Roma.