Civitavecchia si avvicina all’autonomia “ematica”. Infatti mancano circa 400 sacche di sangue all’anno per essere autosufficienti. Rispetto al 2023, nel 204 c’è stato un incremento del 5%, grazie anche alle raccolte esterne. Un bel traguardo da raggiungere quello dell’autosufficienza ed è a questo obiettivo che sta lavorando il nuovo direttivo dell’Avis di Civitavecchia appena eletto.

Nei giorni scorsi, si è riunito il Direttivo eletto dall’Assemblea dei Donatori aperta il 28 febbraio che ha accettato la candidatura della socia Natia Fiorini nominata presidente per il prossimo mandato ‘25-’28. Con lei, passa alla vice presidenza il presidente uscente Fabio Lisiola (che ha raggunto i due mandati), Barbara Mameli amministratrice e Maria Luongo è la segretaria dell’associazione.
«Ringrazio tutto il Direttivo e soprattutto tutti i nostri Soci Donatori che, quotidianamente mi hanno sostenuto credendo in me -ha detto Lisiola – con le Istituzioni cittadine per le iniziative. Ringrazio chi, in anonimato, ha contribuito e cooperato in diverse occasioni alla buona riuscita degli obiettivi della nostra Associazione. In questi 8 anni abbiamo dovuto affrontare innumerevoli sfide quali il Covid, l’avvento del Codice del Terzo Settore fino al Runts: tutte innovazioni che hanno fatto sì che l’Associazione si indirizzasse verso una professionalità non comune nell’ambito del volontariato». La neopresidente Natia Fiorini: «Sono più di 30 anni che faccio parte della grande famiglia del volontariato Avis. Avendo acquisito un po’ di sicurezza ed essendoci stata una grande sinergia con l’amico Fabio ogni situazione si è risolta da sola. Desidero ringraziare anche Maria, figura portante dell’associazione, il consiglio per aver riposto fiducia nella mia persona e tutto lo staff operativo».
Tornando ai numeri, l’incremento annuo delle sacche di sangue stato del 5% così come richiesta dalla Asl di riferimento dell’Avis ovvero il San Filippo Neri (in quanto centro trasfusionale regionale). Nel 2024 sono salite a nove le raccolte in esterna e questo ha sicuramente contribuito all’aumento percentuale. Infatti in questo modo molti soci donatori hanno apprezzato le uscite in pomeridiana come su corso Centocelle che al forte Michelangelo. In più: 329 nuovi iscritti, con 2.648 sacche raccolte: un numero vicinissimo alla soglia dei 3.000 per l’autonomia, obiettivo che amplierebbe lo spazio di manovra dell’Avis, e 72 sacche di plasmaferesi a marzo. Delle 2.648, 1.680 sono state lavorate al San Paolo di Civitavecchia ma va considerato che un paziente civitavecchiese curato fuori dalla Asl Roma 4 fa variare il meccanismo di conteggio così come un civitavecchiese operato, per esempi all’ospedale Padre Pio di Bracciano che sì fa parte della stessa Asl ma attinge al sangue direttamente dal San Filippo Neri.