“Bisogna dare atto alla attuale amministrazione di avere messo in evidenza il problema del mercato.
L’abbassamento dei canoni dei box, alcuni avvenimenti per il carnevale, sono stati elementi di sviluppo in grado di valorizzare gli operatori commerciali e dare un servizio ai consumatori ;in particolare modo i lavori ormai imminenti per la definitiva ristrutturazione ,in attesa da più di 15 anni.
Son rimasto stupito però da un filmato in rete dove alcuni mercatali, di cui uno credo fosse stato nel passato anche delegato di Confcommercio, dicessero di non conoscere il progetto definitivo, in quanto né la attuale, né la precedente giunta avevano messo a conoscenza i diretti interessati .
Ben strano che nemmeno le organizzazioni di categoria ( ormai totalmente assenti) fossero a conoscenza di un progetto così importante per lo sviluppo del terziario,ma forse nella foga di fare presto possa essere sfuggito.
Per cui faccio una proposta: visto che il mercato è il centro della vita sociale,tenuto conto che ha una valenza storica per la nostra città,preso atto che potrebbe di nuovo diventare un vero e proprio centro commerciale naturale,integrato alla città,pulsante di attività anche enogastronomiche; visto che il mercato è fatto di un approccio curioso verso il mondo,lo scambio ,le relaazioni,la circolazione di informazioni di linguaggi di saperi.Visto tutto questo allora perche non presentarlo alla città intera ,commercianti residenti,negozi del centro storico ,cittadini,delineando finalmente gli scenari futuri di una opera così attesa e tanto auspicata,e coinvolgendo una intera città,facendola stringere attorno al proprio mercato storico.
Mercato che dovrebbe essere gestito dagli stessi operatori,attraverso un accordo tra il comune e le associazioni di categoria ,così come avviene in tutta Italia,ed in tutti i mercati;ma ovviamente saranno gli stessi mercatali a deciderlo,in base alla loro capacità di rappresentanza e di proposizione.
Trasformazioni economiche sociali ,l evoluzione del quadro normativo,la progressiva differenziazione dell’ offerta distributiva e la ormai presente ed eclatante desertificazione ,richiede un surplus di attenzione da parte dell’ amministrazione ,tempi brevi,ed una presa di responsabilità da parte degli stessi operatori,per essere recepito dai giovani e da tutti ,nel suo valore originario e nelle diverse opportunità che offre.
Tullio Nunzi