 “Le recenti costruzioni hanno reso il paesaggio piuttosto difficile da apprezzare”. Questo uno stralcio della ‘presentazione’ che la Msc Splendida, ormeggiata ieri al porto di Civitavecchia, fa della città portuale. La denuncia arriva dal civitavecchiese Marco Setaccioli che nella sua ‘denuncia’ però parla da semplice cittadino.
“Le recenti costruzioni hanno reso il paesaggio piuttosto difficile da apprezzare”. Questo uno stralcio della ‘presentazione’ che la Msc Splendida, ormeggiata ieri al porto di Civitavecchia, fa della città portuale. La denuncia arriva dal civitavecchiese Marco Setaccioli che nella sua ‘denuncia’ però parla da semplice cittadino.
“Civitavecchia – si legge nel manifesto della Msc – è un comune della provincia di Roma e un porto del Mar Tirreno. Il porto è formato da due moli e un fragiflutti, sul quale si erge un faro. La città fu quasi completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, ma è stata ricostruita. Le recenti costruzioni hanno reso il passaggio urbano piuttosto difficile da apprezzare, tuttavia, osservando meglio c’è ancora tanto da apprezzare. Una delle attrazioni turistiche principali è il Forte Michelangelo del sedicesimo secolo, costruito per ordine di Papa Giulio II Della Rovere. Attorno al forte troviamo il porto, che segue parzialmente la planimetria del porto dei tempi di Traiano. Qui troverete le vecchie mura cittadine costruite ai tempi di Papa Urbano VIII, nonché una fontana disegnata da Vanvitelli. Civitavecchia è anche nota come il Porto di Roma, data la sua vicinanza alla Città Eterna”.
Finita la descrizione della città, segue un elenco “di ben 7 escursioni, variamente organizzate, ma tutte dirette a Roma. Quello che da cittadino mi domando – scrive Setaccioli – è quali speranze di successo abbiano i tentativi di costruire delle politiche turistiche che consentano di sfruttare il flusso di croceristi, se le stesse compagnie, con il chiaro scopo di piazzare costosi pacchetti di escursioni, invitano i passeggeri a saltare a piè pari una visita della città e comunque a non oltrepassare i varchi di accesso al Porto, per non ritrovarsi nella città nella quale il paesaggio è così ‘difficile da apprezzare’. Forse è arrivato il momento che le due principali istituzioni (comunale e portuale) – prosegue Setaccioli – pretendano per Civitavecchia il rispetto che le si deve, imponendo magari agli armatori, proprietari e gestori di queste lussuose città galleggianti che su di noi vomitano fumi, turisti pre-impacchettati e pronti per essere spediti a Roma e, a quanto pare, anche giudizi tutt’altro che lusinghieri, di contribuire concretamente a rendere il tanto vilipeso ‘paesaggio urbano’ più accogliente e decoroso”.
“Se non si pretende innanzitutto rispetto, a mio avviso – conclude Setaccioli – ogni tentativo di promozione del territorio è destinato a fallire miseramente e anche quei pochi spicci che i turisti investono a Largo della Pace per andare in stazione, sebbene preziosi per i bilanci di Argo, rischiano di essere l’equivalente di un’elemosina lasciata a qualche poveretto lungo la strada che porta a San Pietro”.
 
					