I lavori sulla fontana del Capitello Piacentini sono stati ultimati da una manciata di ore. Uno dei luoghi storici di Ladispoli è stato da poco riaperto in tutta la sua bellezza allo sguardo ammirato dei cittadini e già sui social ci si confronta sulla prossima mossa utile per ridare lustro ad un luogo simbolo della città.
Sarà possibile veder sguazzare di nuovo pesci e tartarughe nella fontana restaurata? Questa la domanda che tiene banco in queste ore. Le opinioni, come sempre, divergono.
“Le tartarughe ed i pesci starebbero bene? È il loro ambiente naturale o starebbero costretti in pochi metri solo per farceli vedere a noi? Contraria”, taglia corto una cittadina.
Ma il peso dei ricordi si fa sentire.
“Per me resta la fontana dei pesci – scrive un altro cittadino – visto che da ragazzino mi fermavo sempre ad osservarli. E ancora oggi vedevo tanti bambini fare lo stesso.”
A dare un’informazione di servizio che dovrebbe convincere chi ha a cuore la tutela degli animali ci ha pensato Marco Pesce, l’artigiano che gratuitamente ha curato l’opera di impermeabilizzazione:
“Vorrei far vedere a tutti quelli che chiedono di rimettere i pesci nella fontana quali prodotti abbiamo usato per la vasca – ha scritto sotto la foto che potete vedere sulla destra – sono prodotti innocui per le persone. ma non lo sono per pesci e tartarughe. Non sono prodotti specifici per acquari, ma per fontane e piscine, bi componenti e tri componenti. Quindi potrebbero essere molto dannosi per la salute di pesci e tartarughe. Non pensate al vostro piacere nel vedere i vostri figli o nipoti contenti, provate con altre distrazioni. Se veramente tenete agli animali, non ce li mettete. Comunque ci sono cartelli che lo vietano. Cerchiamo di rispettare le regole e gli animali con i fatti, per cortesia.”
D’altronde è molto raro trovare nelle fontane storiche, anche di grandi città italiane o europee, pesci rossi o altri animali.
La sensibilità sul tema è cresciuta negli ultimi anni e l’indirizzo dell’Amministrazione sembra ormai ben definito. Infatti a pochi metri dal monumento troviamo l’apposito cartello che fa divieto di gettare nella fontana tartarughe o altri animali, pena un’ammenda da mille a diecimila euro.
E’ l’articolo 727 del codice penale a disciplinare il reato di abbandono di animali. La fattispecie non vale soltanto per gli animali cresciuti in cattività o per quelli comunemente ritenuti domestici.
“Alla stessa pena – recita infatti l’art. 727 del codice penale – soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze“.
Insomma probabilmente i cittadini potranno continuare a godersi la rinnovata fontana, ma senza pesci o animali acquatici.

