Ladispoli, "Giù le mani", un successo la notte bianca. Di Girolamo: "La città è viva" • Terzo Binario News

Ladispoli, “Giù le mani”, un successo la notte bianca. Di Girolamo: “La città è viva”

Giu 9, 2013 | Cerveteri, Ladispoli

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Foto di Riccardo Di Domenico

L’aula consiliare stracolma di pubblico fino a tarda notte basta a raccontare il successo della notte bianca contro il femminicidio. La manifestazione “Giù le mani-il colpevole silenzio alimenta la violenza”, organizzata dall’Amministrazione comunale di Ladispoli, è stata realizzata grazie all’iniziativa del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Loddo, dell’Assessora alla Cultura Francesca Di Girolamo e della delegata all’Integrazione Silvia Marongiu.

Musica, poesia, teatro, letture, video, immagini e tanti interventi hanno animato la serata. L’evento, moderato dal direttore di Terzobinario Fabio Fantozzi e Veronica Coraddu, di forte spesso e grande intensità per gli ospiti e gli artisti intervenuti che hanno saputo esprimere al meglio e nelle diverse forme il proprio messaggio contro la violenza sulle donne.

Protagoniste della serata numerose artiste locali: danzatrici , poetesse e attrici che si sono avvicendate nelle rispettive performance di una piacevolissima varietà ed energia. Senza dimenticare il contributo degli studenti delle scuole- Liceo “Pertini” e Scuola Media “Corrado Melone”- le cui letture di brani, propri o altrui, hanno commosso tutti, colpendo anzitutto per la maturità delle interpretazioni, a testimoniare la straordinaria sensibilità che una serena riflessione ed educazione sul tema della violenza sulle donne può stimolare nei giovani.

La manifestazione, che continua quest’oggi con il corteo che partirà alle ore 18 dalla stazione di Ladispoli, è il frutto del duro lavoro dell’Assessore alle Politiche Culturali e al Diritto allo studio, Francesca Di Girolamo e della delegata all’Integrazione, Cooperazione e Partecipazione europea, Silvia Marongiu.

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Foto di Pier Paolo Brunetti

“Penso che quella di ieri sia stata una perfetta dimostrazione di vitalità delle tante realtà che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione su un tema tanto delicato, che abbiamo scelto affinché uscisse dal silenzio, che è come un cono d’ombra che ne offusca la drammatica gravità”, ha dichiarato l’Assessora Di Girolamo. “Quel mondo, culturale e legato alla scuola, che oggi ci ha regalato tante emozioni e tanti spunti su cui ragionare, è stato quello più penalizzato dall’infamia dei tagli lineari, che ci auguriamo vengano superati, pena un paese sempre più diseguale e ingiusto.” ha concluso.

Esprimono piena soddisfazione anche le parole della delegata Marongiu: “Ieri abbiamo vissuto una bella serata di condivisione e partecipazione ricca di forti emozioni e di molti spunti di riflessione. Oggi più che mai non dobbiamo assuefarci alla violenza, dobbiamo combatterla imparando a contenerla senza ritenerla solo un male insito nella natura umana. È necessario riscrivere la grammatica delle relazioni e per farlo bisogna intervenire a livello culturale, bisogna agire nelle scuole, insegnando ai bambini da quando sono piccoli che cosa significa il rispetto dell’altro. E stasera anche i bambini parteciperanno al corteo e al flash mob e proveranno a modo loro a “rompere le catene del silenzio”.

Molto importante è stato il contributo degli interventi del Sindaco Crescenzo Paliotta, della presidente dell’Associazione Solidea, Maria Grazia Passuelo, della consigliera di parità supplente della Provincia di Roma, Flavia Ginevri e della Portavoce di “SNOQ – Se non ora quando” Cerveteri Maria Grazia Sfregola.

Evocati ripetutamente i più e meno recenti casi di cronaca nera che hanno visto vittime delle donne, ma diversamente da quello che accade di solito, ciò è stato fatto senza retorica. Brevissimi gli interventi istituzionali, come a voler lasciare tutta la scena e i riflettori a quello che è stato un vero e proprio affresco culturale sul Femminicidio. Le parole, troppo spesso orfane del loro profondo significato, l’hanno ritrovato nell’intonazione di un monologo, nei movimenti di una danza sufi, nella voce incerta ed empatica di una giovane donna di 12 anni, e negli altri momenti di una notte bianca diversa da tutte le altre, che faremo fatica a dimenticare.