La sarabanda grillina alla conquista di Ladispoli • Terzo Binario News

marcucci-blogDieci favorevoli e due astenuti. Nessun voto contrario. Questo è in sintesi il voto del consiglio comunale di Ladispoli della scorsa settimana sul piano integrato riguardante il terreno del vecchio campo sportivo, un progetto che sta facendo molto discutere in città e che divide facendo emergere dal clima vacanziero di questo periodo due idee diverse della Ladispoli che sarà.

Da una parte coloro che pensano che nonostante tutto questo progetto possa essere un’opportunità di riqualificazione per il quartiere con una nuova piazza e un parcheggio in cambio di cubatura per un centro commerciale e per appartamenti. Dall’altra coloro che sostengono che questo sia l’ennesimo esempio/scempio di un metodo di gestione dell’urbanistica locale spregiudicato che avvantaggia come al solito i soliti personaggi e impoverisce ancora di più un territorio che ha già pagato al consumo di suolo un prezzo salatissimo; per di più comprovando un compromesso perverso, sancito dal dio cemento, che vede accomunati destra e sinistra.
Se i favorevoli al progetto sono rappresentati da questo strano soggetto consociativo – e il voto dell’Aula ne è solo la diretta conseguenza – l’altra idea di Ladispoli non trova in consiglio nessun rappresentante. Una volta questo sentimento politico refrattario alla cementificazione selvaggia, sensibile alla tutela dell’ambiente e mobilitato per un cambiamento paradigmatico dell’urbanistica locale era incarnato dalle forze più illuminate della sinistra. Ma oggi, almeno qua a Ladispoli, sembra che questi soggetti abbiano abiurato scegliendo di essere silenti oppure direttamente compartecipi a questa vecchia visione di sviluppo.

Rimane scoperto un vasto campo che giorno dopo giorno però viene occupato dalla sarabanda grillina al momento l’unica forza di opposizione strutturata in questa città. Non è un caso infatti che il M5S sia stata l’unico soggetto politico che ha avuto il coraggio di chiedere le dimissioni dell’assessore al bilancio Trani che ha votato in giunta l’atto sul campo sportivo “dimenticandosi” di essere in conflitto d’interesse e per tutta un’altra serie di ragioni che questo giornale da giorni sta mettendo in luce egregiamente.
Il quadro politico che sta emergendo quindi è abbastanza chiaro e la sinistra locale è avvertita. Se alle prossime elezioni il vento del cambiamento scuoterà i cittadini – e la città diventerà un fortino pentastellato – questo avverrà perché i ladispolani avranno scelto chi stava insieme a loro mentre gli altri erano troppo impegnati a guardarsi l’ombelico o peggio ancora direttamente apparecchiati al tavolo del partito della calce e martello.

Pubblicato giovedì, 30 Luglio 2015 @ 10:19:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA