È durata fino a tarda notte del Burò, la contrada che ha vinto la 59esima edizione del Palio di Allumiere. Le vie del centro del paese, dove si affaccia il rione che si rifà al bureau ovvero agli uffici dove venivano gestite le cave di allume, si sono colorate di bianco nero per un successo sia nella corsa che nel corteo storico, davanti un pubblico numeroso all’inverosimile.
(alcune foto interne sono di Stefano Fracassa)

Palco e dj a celebrare il successo ottenuto dal fantino Tormento, al secolo Daniele Verbo che ha montato a pelo gli asini Branca, Mirtillo e Angelino mentre il Cencio è stato portato per le vie di Allumiere al fine di essere mostrato.
Poi un doppio lancio di fuochi d’artificio a suggellare una notte difficile da dimenticare non tanto per la doppietta (il trofeo sbandieratori se lo è aggiudicato la Nona) quanto per il fatto che era dalla carriera del 2014 che i bianconeri non trionfavano in piazza della Repubblica.

In questo senso, ecco cosa ha detto il presidente del Burò Amedeo Mariani: «Quella di domenica è stata una vittoria fantastica e bravissimo è stato il fantino anzi proprio eccezionale. Bravi gli asini, chi li ha preparati e siamo arrivati al successo anche grazie all’aiuto di tutti i contradaioli che che hanno dato tutto. L’anno scorso eravamo arrivati quasi vicini alla vittoria con il secondo posto dietro La Bianca, e sgorgarono lacrime di tristezza, di disperazione. Anche quest’anno si piange ma sono invece lacrime di gioia. Parlo poco? Perché ci vogliono i fatti prima delle parole, bisogna muovere le mani e organizzare tutta la contrada ma grazie a queste persone davvero eccezionali che lavorano tutto l’anno e sacrificano il loro tempo è possibile raggiungere il traguardo, io da solo io non faccio niente. Ci vogliono i contradaioli per centrare questi obiettivi».

Il sindaco Luigi Landi si dice molto soddisfatto per la tre giorni allumierasca: «La sfortuna per i malori e gli infortuni non ha intaccato un fine settimana importante. Domenica in piazza c’era una piazza piena più dell’anno scorso con una calca faticosa da gestire per certi aspetti. Una stima? Difficile sicuro erano presenti diverse migliaia di persone. Sul fatto che si sia arrivati a sera, è stato solo per cause di forza maggiore. Senza imprevisti avremmo finito intorno alle 20.15 ovvero quando era previsti con i tempi morti che sono stati riempiti. Un ringraziamento particolare a Riccardo Sgamma che con suoi animali porta sempre il Carroccio in piazza». Un plauso anche da Giuseppe Zedde, visto che Gingillo sa bene cosa significhi correre in piazza e la delegazione bavarese di Eglfing, tutti emozionati dalla carriera.

Infine buone notizie per il fantino di Sant’Antonio Matteo Stefanini che dopo pochi metri della prima batteria è sceso al volo dal somaro perché infortunato. Per lui uno strappo inguinale ma temeva qualcosa di più serio.
