‘‘Il 10 aprile è l’ultimo giorno per il conferimento di rifiuti non trattati nella discarica di Malagrotta”. Questo è stato l’impegno del Ministro dell’Ambiente Clini davanti all’Europa che ha già attivato la procedura di infrazione per la situazione dei rifiuti nel Lazio. Ora che questa data si avvicina in molti cominciano a preoccuparsi su che cosa succederà a partire da giovedi 11 aprile.
Ci sono circa mille tonnellate di rifiuti da trattare che non troveranno destinazione nei quattro tmb romani, né nel Lazio. Il tritovagliatore che doveva essere installato nella stazione di trasferenza di Rocca Cencia non è ancora pronto, a causa di un incidente dell’automezzo che ne trasportava il motore dalla Germania.
Il rischio è quello di trovarci nella stessa situazione di Napoli con i rifiuti per strada in attesa del 18 aprile quando la stazione di Rocca Cencia sarà attivata. Per scongiurare questa ipotesi catastrofica l’unica strada percorribile è un ulteriore proroga alla chiusura di Malagrotta. Ma nessuno vuole prendersi questa responsabilità.
Né il Ministero dell’Ambiente che potrebbe approvare un decreto legge in tal senso ma che non vuole perché complicherebbe i rapporti già molto tesi tra Commissione Europea e Italia su questo tema.
Né il sindaco di Roma Alemanno che potrebbe approvare un’ordinanza urgente ma che renderebbe il primo cittadino di Roma, in piena campagna elettorale, esposto ad attacchi politici molto accesi visto che è stato il primo a battersi contro la chiusura del sito in questione.
A questo punto se nessuno decide di affrontare questa situazione il rischio sarà il caos rifiuti a partire dalla metà della prossima settimana nel Lazio.