Parla il legale della famiglia di Manziana da cui i cani sino scappati sbranando Pasqualini che stava correndo nel bosco: “Un dramma anche per i proprietari, siamo vicini alla vittima”
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il testo inviato dall’Avv. Giancarlo Ascanio – Trasmetto il seguente comunicato stampa, in rappresentanza dei proprietari dei molossi che lo scorso 11 febbraio 2024 hanno cagionato il decesso di Paolo Pasqualini.
“Alla luce delle innumerevoli (e in taluni casi fantasiose) ricostruzioni della vicenda che stanno circolando sui media, ritengo doveroso fornire alcune precisazioni in merito alla posizione dei miei assistiti, che, allo stato, non mi risulta siano stati ancora iscritti nel registro degli indagati.
Occorre premettere innanzitutto, che l’ipotizzata esistenza di un allevamento clandestino sulla proprietà dei miei assistiti è totalmente infondata.
La provenienza dei cani Arian, Aron e Apollo è certificata e gli stessi sono stati regolarmente registrati all’anagrafe canina e coperti da garanzia assicurativa per responsabilità civile, come previsto dalla legge.
Gli animali, quindi, sono stati accolti in famiglia per compagnia e posti anche a guardia dell’abitazione che, come ormai noto alle cronache, si trova in una zona particolarmente isolata: la presenza dei cani nella proprietà dei miei assistiti, dunque, non costituisce fatto inusuale tenendo conto che tutte le abitazioni che si trovano nella zona, utilizzano canidi delle più svariate razze, per finalità di sicurezza.
Infondata è anche la notizia secondo cui i cani sarebbero fuggiti dalla proprietà in conseguenza dell’accidentale apertura del cancello: trattasi di una ricostruzione contraria alle evidenze che son già state portate all’attenzione della Polizia Giudiziaria.
Ritengo utile precisare che i cani in questione non hanno mai dato alcun problema, nè manifestato aggressività in alcuna forma, sono sempre stati seguiti da un veterinario di fiducia ed hanno convissuto fin da cuccioli sia con i proprietari che con i loro figli, di 11 e 13 anni.
Nella consapevolezza che questa vicenda costituisce un dramma prima di tutto per chi ha perso la vita e in attesa dei doverosi sviluppi investigativi, i miei assistiti, senza ipocrisia alcuna e anch’essi fortemente sconvolti e profondamente addolorati da quanto accaduto, intendono portare ai familiari della vittima il loro più profondo e sincero cordoglio”
Avv. Giancarlo Ascanio
Patrocinante in Cassazione
ATTENZIONE, NOTA DELLA REDAZIONE: La foto utilizzata in questo articolo è di repertorio e NON ATTINENTE ai fatti accaduti