Glamping a Cerveteri, no di Costituente Comunista • Terzo Binario News

“Abbiamo aspettato prima di pubblicare questo articolo sulle più recenti vicende legate all'”Oasi Naturalistica di Torre Flavia” e crediamo di aver atteso abbastanza.

Volevamo prima vedere se la politica locale, in particolare quella che in maggioranza sostiene l’amministrazione della Sindaca Gubetti (che per inciso fa riferimento al centrosinistra), si fosse espressa pubblicamente per difendere la scellerata decisione presa in giunta, quella di adottare e inviare a Conferenza di Servizi il progetto di “Glamping” che un privato intende realizzare proprio al confine con l’area protetta in questione in località “Stallonara”.

A parte gli entusiastici guizzi al limite della goffaggine, della Sindaca e del suo assessore all’urbanistica (il quale istituzionalmente dovrebbe astenersi dal veicolare motivazioni di tipo politico) che sui media hanno annunciato in pompa magna la scelta anche con toni che hanno rasentato il classismo (quasi razzista): “Non si tratta di un campeggio per i meno abbienti” – come se le persone normali non debbano godere del diritto di avere un posto al sole come coloro che hanno i soldi – non abbiamo rilevato altro. Da Cerveteri non abbiamo letto o sentito nulla proveniente dal Partito Democratico, da Governo Civico, da Annozero Europa Verde, da Noi per Cerveteri e da Cerveteri Domani che fanno parte appunto della maggioranza. Nulla è stato detto ancora neppure dall’ex Sindaco Alessio Pascucci uno dei leader politici indiscussi di quella coalizione nella sua doppia veste di Consigliere Comunale a Ladispoli e dell’Area Metropolitana di Roma Capitale, nonché candidato di punta alle ultime elezioni regionali addirittura con la lista Verdi e Sinistra di Fratoianni e Bonelli. E infine non si sa niente di cosa ne pensi il verdissimo Sen. Filiberto Zaratti che da ex regionale Lazio molto probabilmente è assai legato al volontariato dell’autoreferenzialità che oramai purtroppo fa parte della fauna antropica stanziale che gravita su quella residuale area protetta.

Siccome a livello pubblico, nessuno, neppure chi fa parte dell’opposizione, né da un lato né dall’altro del consiglio comunale,ì sembra difendere o avversare il progetto allora ci permettiamo di sollevare il dubbio che questo intervento venga visto dagli organi decisori democraticamente eletti con la solita ambiguità tipica della palude politica locale, abituata com’è a prendere decisioni corporative lontano dal popolo: al bar, al ristorante o tra le casette sparse tra i vigneti collinari.

Se è un diritto del privato quello di chiedere la realizzazione di un qualsiasi obbrobrio come quello in esame (per favore, non si dica più che si tratta di un semplice campeggio e che l’intervento risolve il problema del “camperismo” selvaggio sul litorale, perché si tratta di qualcosa di diverso veramente più impattante sia a livello ambientale che infrastrutturale), resta intatto il diritto della comunità, attraverso i rappresentanti eletti in consiglio comunale (massimo organo decisionale sulle trasformazioni territoriali locali), di accettare o rifiutare l’intervento proposto. Infatti, trattandosi di un progetto che modifica gli strumenti urbanistici approvati e/o adottati per altro nel recente passato, l’amministrazione precedente è tenuta ad espletare tutte le procedure propedeutiche all’adozione della variante previste dalla legge, non ultima crediamo la valutazione d’incidenza regionale. Pertanto, oltre alle procedure di rito, l’intervento deve necessariamente passare per il Consiglio Comunale per la sua adozione prima di essere sottoposto a qualsiasi conferenza dei servizi di tipo decisionale; questo passaggio va evitato già da ora.

Ci rivolgiamo quindi alla responsabilità politica di tutti i componenti il Consiglio Comunale di CERVETERI e tralasciando gli aspetti di criticità tecnica sollevati dagli stessi uffici comunali competenti e altre motivazioni che renderemo note in futuro: osserviamo che il progetto proposto si sovrappone a un precedente progetto di distribuzione del carburante che, a quanto si sa non è stato ancora completamente accantonato a livello sovra-comunale; consideriamo l’ovvia mancanza di una ragionevole utilità pubblica di tale iniziativa se non la scelta politica aberrante e strumentale di favorirla agitando come sempre le solite vaghe leggende metropolitane (mancanza di alberghi, di lavoro e altre amenità simili); riteniamo che il progetto attuale e le modalità con cui la giunta comunale di Cerveteri ha deliberato la sua adozione rappresentino un grave precedente in questa fase storica che innescano, in modo evidente, una nuova stagione di discutibili scelte urbanistiche e contrattazioni edilizie sul territorio comunale che credevamo fossero ormai retaggio di un infausto passato.

Per quello che compete la nostra rappresentanza politica intendiamo in questa sede dar voce agli elettori comunisti e di sinistra che hanno contribuito alla vittoria elettorale della coalizione della Sindaca Gubetti, ma anche a coloro che, pur non avendo votato comunque avversano il progetto e a sostegno agli abitanti della frazione di Campo di Mare seriamente preoccupati per la mancanza totale di una seria pianificazione comprensiva dell’area litoranea, che lo ricordiamo si estende dalla palude di Torre Flavia fino alle spiagge di Montetosto a Mare. Per i motivi sopra descritti onde evitare ulteriori pretese da parte del privato e oneri anche indiretti a danno delle casse pubbliche ci associamo quindi alle richieste avanzate da altri soggetti e chiediamo il ritiro in autotutela della delibera di adozione in giunta, ma non solo.

In assenza di pubbliche difese del progetto da parte dei partiti e delle liste che compongono la coalizione che governa la città, non solo chiediamo il rifiuto politico dell’iniziativa speculativa in questione, ma anche le immediate dimissioni dell’assessore all’urbanistica e del delegato comunale alla zona protetta a causa della loro rispettiva comprovata inaffidabilità nella pianificazione urbanistica e  della tutela di un’area naturalistica. 

In conclusione denunciamo a tutti gli organi competenti che un bene comune di immenso valore sia materiale che  immateriale per l’intero territorio che merita il massimo rispetto e tutela, già ampiamente compromesso da un’eccessiva pressione antropica, rischia di morire soffocato dalle scellerate scelte urbanistiche che si stanno tentando di fare sul confine dal Comune di LADISPOLI e ora anche dall’insensato intervento in questione posto direttamente a monte dell’area protetta nel Comune di CERVETERI.

COSTITUENTE COMUNISTA

Pubblicato lunedì, 22 Maggio 2023 @ 08:56:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA