Elezioni Ladispoli, Valentini: "Da Grando frasi terrificanti su giovani e RdC" • Terzo Binario News

Elezioni Ladispoli, Valentini: “Da Grando frasi terrificanti su giovani e RdC”

Giu 7, 2022 | Ladispoli, Politica

“Il reddito di cittadinanza ha fatto breccia nel sud Italia”. Oppure: “Noi stiamo crescendo delle generazioni di parassiti”.

Sono frasi terrificanti, se poi a pronunciarle è un Amministratore che ha il diritto (avendo giurato sulla costituzione di tutelare tutti i cittadini in egual misura) durante un incontro/confronto tra candidati Sindaci, allora assumono un significato ancora più grave.

Il sindaco dimostra, come per tutti i giorni del suo mandato, un insensibilità incredibile nei confronti di alcune classi sociali e non capendo minimamente che, non si può parlare di qualcosa in modo qualunquista e senza fare i dovuti distinguo se si ricopre la carica di primo cittadino. Mi chiedo dunque come mai il sindaco Alessandro possa dunque concedersi questa narrazione, generalizzando, nei confronti dei giovani costretti a cercare lavoro e fortuna fuori dal territorio.

Lo stesso sindaco Grando che, di fatto, non ha contribuito in nessun modo in questi 5 anni per sopperire a questa “difficoltà” e al rischio di vedere molti giovani (e non solo) in serie difficoltà sociali ed economiche, avendo Lui stesso i mezzi, sia economici che morali per creare posti di lavoro, opportunità di sviluppo e come per nulla ha attuato per le politiche giovanili, distruggendo e calpestando quel poco esistente in città.

Procedo nel chiedermi, quali esperienze lavorative possa annotare nel proprio curriculum il Sindaco, tali, dal permettersi di giudicare e insultare dei giovani (e non solo) costretti a lavorare, spesso sottopagati, svolgendo attività che non rispecchiano il percorso di studi che hanno intrapreso in quanto ciò che emerge in questi 5 anni, sono soltanto i debiti stipulati dall’Amministrazione che guida e che verranno pagati nel prossimo futuro dai giovani che lui stesso chiama “parassiti”!

Viene spontaneo chiedersi perché non abbia mosso nulla nei confronti delle giovani e dei giovani Ladispolani piuttosto che concentrarsi nel barattare il nostro territorio con i costruttori-(im)prenditori, attuando speculazioni edilizie, assumendo articoli 90 a seconda della convenienza e creando bandi ad hoc per amici, conoscenti e persone che, di certo, non avevano bisogno di arricchirsi ulteriormente. Perché insomma si è deciso di lasciare indietro i cittadini della comunità che per giuramento ha deciso di difendere.

Alessandro Grando ha affermato che il reddito di cittadinanza ha fatto breccia nel sud Italia, che poi è vero, quanto, altrettanto vera è la massima concentrazione di povertà causata da un’estrema carenza di lavoro Ma ci viene da chiedere come si possa essere così miopi ed estremisti di fronte a chi, nel territorio amministrato, versa in condizioni di assoluta difficoltà, senza argomentare e senza fare distinguo fra chi, con quel reddito, riesce a portare qualcosa a casa. Ci viene da chiederci che, forse, il carissimo Sindaco Grando, (lo stesso che non più di 5 anni fa, con la sua squadra, consegnava pacchi alimentari, per poi, una volta sindaco, innalzare muri alla stazione, non abbia per sua fortuna mai vissuto questi problemi e non sia nemmeno capace di mettersi nei panni di chi li vive tutti o giorni.

Forse, caro Sindaco, il problema non è la voglia di lavorare che manca, ma il lavoro stesso o le condizioni per cercarlo. Forse se non si trova lavoro è perché abbiamo amministratori incapaci ed egoisti che non hanno saputo sviluppare politiche serie che producessero un lavoro sul territorio, spazi aggregativi e non (solo) caserme, scuole di arti e mestieri e non qualche partita a beach volley e a padel e un palazzetto dello sport in cambio dell’ennesima colata di cemento.

In sintesi caro sindaco credo che Lei dovrebbe chiedere scusa ai giovani, non parassiti, chiedere scusa a tutti quelli che sono dall’altra parte del muro che lei ha eretto (e non solo figurativamente), a tutti quelli che, con i distinguo del caso, prendono il reddito di cittadinanza sperando di poter trovare presto lavoro e ritrovare la propria dignità.

Si, dignità caro Sindaco Grando, perché il lavoro è dignità e senza lavoro, la stessa, viene meno.

Valerio Valentini

(Candidato consigliere nella lista Per Pascucci e membro fondatore del collettivo socio culturale adelante)