 Il ministro dell’Ambiente Clini ha chiesto all’Ama di individuare entro oggi altri una soluzione provvisoria per lo smaltimento dei rifiuti della capitale.
Il ministro dell’Ambiente Clini ha chiesto all’Ama di individuare entro oggi altri una soluzione provvisoria per lo smaltimento dei rifiuti della capitale.
Dal 10 aprile infatti, come annunciato da tempo, la discarica di Malagrotta non potrà più ricevere quelli indifferenziati in accordo con l’Europa che a tal proposito ha aperto una procedura d’infrazione per la situazione dei rifiuti nella nostra regione.
Nei giorni passati si è temuto per Roma la fine che fece Napoli qualche tempo fa con tonnellate di rifiuti sparsi per le strade visto che il tritovagliatore promesso da Manlio Cerroni a Rocca Cencia entrerà a regime solo a partire dal 20 aprile.
L’Ama ha già scelto la soluzione tampone. I rifiuti non trattati che saranno in eccedenza saranno bruciati in termovalorizzatori fuori dal Lazio nelle regioni dove non è previsto, a differenza della nostra, il divieto di bruciare i rifiuti prima di essere trattati.
I luoghi scelti sono quasi certamente Brescia e Milano, dove c’è la società “A2A”, a Padova e a Bologna presso la municipalizzata Hera. Saranno queste città a ricevere e a bruciare l’immondizia che Roma non riesce a trattare.
Per il sindaco di Roma Alemanno è una vera e propria boccata d’ossigeno. Il rischio dei rifiuti nelle strade poteva imprimere un duro colpo alla campagna elettorale che si appresta ad affrontare in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio.
 
					