Civitavecchia, scomparso l'ex pugile Franco Scisciani • Terzo Binario News

Civitavecchia, scomparso l’ex pugile Franco Scisciani

Mar 9, 2018 | Boxe, Civitavecchia, Sport

Civitavecchia e il mondo del pugilato piangono Franco Scisciani. Aveva 84 anni, compiuti l’8 gennaio scorso. Un personaggio straordinario, uno vissuto a respirare per una vita l’aria salmastra e a salire sul ring. Ormeggiatore di porto e pugile professionista, con un passato da dilettante notevolissimo. Conquistò due volte il titolo mondiale militare. Era talmente bravo che da ragazzino, ai primi Giochi del Mediterraneo, nel 1955 a Barcellona, conquistò la medaglia d’argento. Un destro che metteva paura. Nato come welter, poi divenuto medio, un fisico possente, una classe cristallina. Sempre nel ’55 partecipò agli Europei di Berlino dove rimase vittima di un verdetto scandaloso che portò la Nazionale italiana a ritirarsi dalla competizione. Battè nettamente il russo Scharerjan, ma dopo appena cinque minuti la giuria capovolse il verdetto. Una storia che fece il giro del mondo ma che non minò le certezze di Franco che continuò nella sua storia fatta di pugni e successi.
alle Olimpiadi di Melbourne si arrese solo al portoricano Torres, un gigante che poi conquisò per ben quattro vole il titolo mondiale. Divenne professionista subito dopo i giochi australiani e conquistò subito il titolo italiano dei pesi medi battendo il bolognese Carati: era il 1959. Nello stesso anno fu chiamato a combattere in una riunione all’Empire Pool di Wembley contro il sudafricano Henry Speedie. A quei tempi in Inghilterra non era facile combattere per gli italiani. E anche per Scisciani fu la stessa cosa. Mandò il sudafricano due volte al tappeto. Sorprendente il verdetto, vittoria ai punti per il sudafricano raccomandato e per Scisciani l’amarezza di essere stato battuto dai giudici e non certo dal suo avversario. Con Franco Scisciani se ne va un bel pezzo di storia pugilistica del nostro Paese, quella di una disciplina che in quesgli anni sapeva esprimere atlerti di straordinarie qualità, ma soprattutto ci lascia un uomo semplice, dalla faccia pulita, un uomo perbene, un uomo di mare e di palestra. Perché il mare e il pugilato sono stati la sua vita. E soprattutto i suoi successi, il suo modo di combattere, lo custodiremo sempre gelosamente nei nostri cuori. Ciao Campione, riposa in pace.

Il cordoglio della città e del mondo sportivo.