Tosap e tassa sulla pubblicità diventano un caso per cui potrebbe doversi scrivere un nuovo regolamento comunale. Questo almeno tratteggia il capogruppo de La Svolta Massimiliano Grasso in una mozione in via di deposito all’ufficio Protocollo e ripreso da Il Messaggero. In questi giorni è scoppiata la polemica a causa delle sanzioni comminate a privati cittadini e attività commerciali che, a detta della società di riscossione Abaco, avrebbero occupato abusivamente il suolo pubblico oppure pubblicizzato irregolarmente dai negozi. Chiaramente le lamentele si sono sprecate, visto che nell’uno e nell’altro caso non si è mai contestualizzato ma direttamente sanzionato. “Partendo dai passi carrabili – dice Grasso – non si è minimamente distinto fra chi possiede un semplice cancello che si affaccia sula strada e chi invece lo possiede con interruzione stradale. Eppure sono situazioni visivamente diverse. Tra l’altro per quanto riguarda i cancelli, questi non rientrano nella casistica stabilita nel regolamento”. Fermo restando che va posto un distinguo in partenza: dalla Tosap non sono esenti i possessori di passi carrabili e divieti di sosta, che chiaramente devono pagare per riservarsi un privilegio.
Passando alla questione della pubblicità, si apre un campo altrettanto vasto con le sanzioni elevate persino a coloro che hanno apposto il logo del proprio negozio su locandine e oggetti esposti dentro le vetrine. Non a caso, è stata furente la polemica sollevata dall’Ascom: “Vanno previste delle esenzioni, altrimenti gli esercenti rischiano di devolvere gli incassi al Pincio. Assurdo far pagare un bar pasticceria per aver affisso una locandina per la pizza di Pasqua. Le esenzioni sono un atto di buonsenso”. Come normale che sia la discussione si sposta sul piano prettamente politico: “Non serve accanirsi sul commercio se, come dice Cozzolino, il bilancio è risanato. Vorrei capire se l’agire della Abaco è stato dettato da volontà propria o da precise indicazioni da piazzale Guglielmotti visto che in passato non c’era interpretazione sul regolamento. Senza fare processi alle intenzioni, non vorrei che si finisse come per il targa system, dove si rientra delle somme mettendo le mani nelle tasche dei civitavecchiesi. Come nel caso della proposta della consigliera Fabrizia Trapanesi per le discese dei marciapiedi ha prevalso il buonsenso. Speriamo che accada si nuovo” l’auspicio di Massimiliano Grasso.