 Continuano a far discutere i conti dell’Autorità Portuale. Le spese, relative al bilancio di previsione 2013, pubblicate on line dopo la richiesta di accesso civico avanzata dalla deputata Marietta Tidei, sono da giorni al centro degli attacchi della stessa esponente del Pd.
Continuano a far discutere i conti dell’Autorità Portuale. Le spese, relative al bilancio di previsione 2013, pubblicate on line dopo la richiesta di accesso civico avanzata dalla deputata Marietta Tidei, sono da giorni al centro degli attacchi della stessa esponente del Pd.
Nel mirino alcune voci dei 37.833.817 euro di uscite (leggi l’intero documento), “tra cui – fa notare la figlia dell’ex sindaco di Civitavecchia – quasi 2 milioni e mezzo spesi per attività di comunicazione e promozione, tutti tra l’altro assegnati o direttamente o attraverso procedure negoziate e quindi senza gara aperta, in palese contraddizione con la politica di riduzione delle spese che si sta applicando a tutti gli enti pubblici“.
I dipendenti hanno un costo enorme: un totale di 13.059.011 milioni di euro investiti in retribuzioni annue. Circa un terzo delle uscite complessive di tutto l’ente. Sono 102 lavoratori e mediamente tra compensi per la carica e rimborsi spese, percepiscono 128.000 euro annui. “Si pensi che il costo medio per un dipendente nel porto di Ravenna è di 53.000 euro”, fa notare la deputata Pd. Poltrona strapagata quella del presidente Pasqualino Monti, in carica dal giugno 2011, che percepisce mediamente 280mila euro l’anno nonostante la recente riduzione del 10%.
Bersaglio degli strali della giovane deputata Pd anche le presunte “allegre assunzioni”. “È l’unica autorità che assume senza concorsi pubblici – scrive la Tidei – ma soprattutto vengono preferite persone con legami di parentela con diversi esponenti politici locali, sindacalisti e dipendenti dell’autorità portuale”.
“Non è ammissibile che un ente pubblico di queste dimensioni spenda così tanto quando il comune di Civitavecchia per l’intera spesa sociale (che comprende sussidi ai minori, sussidi agli adulti, contributi agli affitti ecc.) non arriva a spendere 3 milioni di euro. Non tratti questo tema con scarsa considerazione. 800 mila euro dati alla società Euromedia per spese di comunicazione li ritengo una vergogna anche perché c’è un ufficio preposto. Centinaia di migliaia di euro per l’inaugurazione di una banchina durata un paio d’ore credo sia uno schiaffo alla povertà e alla situazione di crisi in cui versa l’Italia. E di queste cose purtroppo ce ne sono molte. Cosa c’è di personale nel rilevare questo?
Non sto facendo rilievi alla gestione di una sua azienda privata. L’autorità portuale è un ente pubblico, tant’è che si è dovuta adeguare alla legge sulla trasparenza, dopo la mia richiesta di accesso civico. Vedremo se la Corte dei Conti giudicherà congrue alcune spese.
Il tema, su cui sono intervenuti anche i circoli PD del litorale con una lettera al Presidente della Regione Nicola Zingaretti (leggi) e alcuni sindacati, non ha avuto altrettanta eco sui media civitavecchiesi. Tanto che Marietta Tidei non si è risparmiata qualche fracciatina sui social network. “O si è giornalisti e si garantisce il diritto di replica a tutti o si è lacchè del Presidente dell’Autorità portuale e guardando i conti dell’Ente si capisce il perché della censura”, ha tuonato su Facebook. Il riferimento è chiaramente ai media del gruppo Seapress, editore delle testate Civonline e La Provincia, capitanati dallo stesso Massimiliano Grasso, che è anche addetto stampa dell’Autorità Portuale e possibile candidato sindaco del centrodestra della città di Santa Fermina.
Ultimo tassello della battaglia della Tidei è stato un video messaggio di un’intervista diffusa ieri. “Poiché gran parte della stampa locale non pubblica le mie dichiarazioni sull’Autorità Portuale – ha affermato – mi vedo costretta a fare trasmissioni autogestite.
Marietta Tidei: “Mancano ancora molti dati, valuto ricorso al Tar”
“L’Autorità Portuale è ancora fortemente inadempiente perché mancano ancora molti dati previsti dalla legge e probabilmente ricorrerò al Tar – ha denunciato la Tidei – mancano ad esempio tutti i provvedimenti che hanno generato la spesa e tutti i dati del 2012 e del 2011 e quelli dell’anno corrente. C’è una forte mancanza di trasparenza. E’ venuta fuori una situazione che da anni si sospettava e che risale anche ai precedenti presidenti.”
Il video messaggio di Marietta Tidei
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Così come non è passato inosservato il silenzio del Movimento Cinque Stelle. “Ma il Movimento 5 Stelle non dice nulla sugli sprechi dell’Autorità portuale? E sulle assunzioni a chiamata diretta? Forse più di 22 milioni di euro spesi senza gare aperte sono pochi? Staranno contando gli scontrini del caffè o giocando con l’apriscatole?”, è stata la provocazione dell’esponente Pd.
Petrelli: “Sistema agghiacciante, che dice il M5S?”
 Sul tema è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Idv ed ora esponente della lista civica Ripartiamo dai Cittadini Vittorio Petrelli. “Viene fuori un sistema agghiacciante – afferma – con uno spreco di risorse pubbliche che supera anche le mutande verdi di Cota. 2700 euro di cravatte con il logo, 33.000 euro di catering, esorbitanti rimborsi per pranzi e cene di lavoro, manifestazioni di una sola giornata che arrivano a costare centinaia di migliaia di euro, quasi 100.000 euro spesi per l’aggiornamento del sito internet già esistente sono uno schiaffo alla miseria per il quale molti dovrebbero sentire vergogna.
Sul tema è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Idv ed ora esponente della lista civica Ripartiamo dai Cittadini Vittorio Petrelli. “Viene fuori un sistema agghiacciante – afferma – con uno spreco di risorse pubbliche che supera anche le mutande verdi di Cota. 2700 euro di cravatte con il logo, 33.000 euro di catering, esorbitanti rimborsi per pranzi e cene di lavoro, manifestazioni di una sola giornata che arrivano a costare centinaia di migliaia di euro, quasi 100.000 euro spesi per l’aggiornamento del sito internet già esistente sono uno schiaffo alla miseria per il quale molti dovrebbero sentire vergogna.
Nonostante ciò in molti tacciono. Eppure i fatti sono eclatanti: 22 milioni di euro con affidamenti diretti o procedure negoziate ed in questi affidamenti appare curiosa la coincidenza, in alcune circostanze, con parenti, spesso figli o nipoti, di persone notabili della nostra città. Cosa diranno a riguardo le forze politiche e cosa diranno i candidati a sindaco? E cosa dice il Movimento5 Stelle? Presenteranno un’interrogazione a riguardo l’onorevole Grande o i consiglieri regionali Porrello e De Paolis sulle assunzioni dirette, sulla mancanza di trasparenza e su questi vergognosi sprechi per i quali non hanno ancora proferito parola?”.
 
					
