Un caso ai limiti del paradosso. Il Comune di Bracciano potrà costituirsi parte civile nel processo che vede imputati la giunta Sala e gran parte della maggioranza che lo sostiene per la decadenza votata dal consiglio comunale del consigliere Armando Tondinelli. Ma a rappresentare il Comune sarà il prefetto di Roma, non potendo gli amministratori essere parte civile contro se stessi. È quanto deciso ieri nell’udienza preliminare dal gip del Tribunale di Civitavecchia Giorgianni.
La vicenda si riferisce al noto voto di decadenza deciso dalla maggioranza nei confronti del neoeletto consigliere Tondinelli, motivato da una causa di lite pendente dello stesso verso l’amministrazione. Una lite che – spiega l’esponente di minoranza – altro non sarebbe che un esercizio delle sue funzioni per portare a conoscenza dell’opinione pubblica “gli abusi commessi sul territorio nei quali sono coinvolti politici e tecnici comunali”.
Su quel voto di “decadenza” erano intervenuti sia il Giudice civile, sia il Tar, riammettendo entrambi il consigliere decaduto al suo posto. Ora il Tribunale di Civitavecchia è chiamato a giudicare il sindaco, il vicesindaco, tutta la giunta e molti consiglieri di maggioranza, comparsi nell’udienza a porte chiuse e rinviata al 17 aprile.
 
					
