Allumiere, taglio del nastro per l'aula didattica nel Faggeto • Terzo Binario News

La cerimonia ha concluso il progetto “Conoscere e Raccontare il territorio” a cura del plesso Mertel. Presenti il vice presidente regionale Porrello e il sindaco Pasquini

di Cristiana Vallarino

Per l’aula didattica alla Cava Silenziosa nel Faggeto una inaugurazione vera e propria, con tanto di taglio di nastro tricolore da parte del sindaco, quella di mercoledì mattina. Ma ad indossare la fascia di primo cittadino è stato Alessandro Paolucci, sindaco dei ragazzi di Allumiere e allievo del plesso Mertel, a cui si deve l’idea e la messa in atto del progetto “Conoscere e Raccontare il territorio”, di cui la cerimonia era la fase finale.

aula didattica faggeto
Da destra: Iacomelli, Cimaroli, Vernace, De Paolis, Sabatini, Pasquini, Porrello. Ultima sinistra Franceschini,

La mattinata ha visto un doppio momento, a cui hanno partecipato due gruppi di classi, accompagnate dagli insegnanti. Nel primo, dalle 9, a parlare ai ragazzi sono stati sia i protagonisti del progetto, ovvero Università Agraria, la tenuta Gatto Puzzo, il Comune, i Carabinieri Forestali e naturalmente la scuola. Rappresentati rispettivamente dal presidente Pietro Vernace, dal direttore Stefano De Paolis, dal sindaco Antonio Pasquini e dalla comandante del Nucleo forestale Le Saline di Tarquinia Valentina Sabatini. Per il plesso Mertel, le docenti Tiziana Cimaroli e Brunella Franceschini, entrambe nella doppia veste anche di assessore all’Istruzione e alla Cultura- Pari opportunità. E ancora il professor Giordano Iacomelli, pure studioso del territorio. Non è mancata una presenza istituzionale, quella di Devid Porrello, vice presidente della Regione Lazio.

Alle 11, sono salite lungo il sentiero alle spalle della loro scuola le altre classi, per raggiungere la splendida radura diventata un’aula in mezzo al verde (ma ce n’è pure un’altra, più distante e più grande al Pozzo Gustavo). Anche per loro una merenda offerta dall’Uniagraria e le spiegazioni di Iacomelli.

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Vernace e a sinistra De Paolis

Come è stato detto ai ragazzi da tutti i presenti, a cominciare da Vernace dell’Uniagraria e De Paolis dell’azienda agricola civitavecchiese, il progetto “Conoscere e raccontare il territorio” ha sofferto per le limitazioni dovute al Covid e da altri intoppi che non hanno permesso, per esempio, la visita programmata alle Saline. Ma tanto altro è stato fatto: la visita al frantoio, quella all’istituto superiore Cardarelli di Tarquinia o la Festa dell’Albero con i Carabinieri Forestali.
E tutti gli intervenuti, in primis De Paolis e poi Vernace, Pasquini, Porrello, Franceschini, Cimaroli e Sabatini, hanno sottolineato come sia importante capire quale enorme capitale naturalistico offra il territorio, capitale che va curato e mantenuto per le generazioni future.

Iacomelli ha ricordato la particolarità del Faggeto di Allumiere, definito “depresso” perché solitamente questo tipo di bosco si trova sopra i mille metri. Poi ha raccontato dell’importanza dell’allume che sviluppò la prima “industria” alla fine dell’impero Bizantino, portando benessere e crescita non solo sui Monti della Tolfa, ma anche a Civitavecchia e al suo porto.

Tutto questo mentre i ragazzi sedevano su panchine realizzate da faggi secolari, in un angolo di quello che, alla fine di un lungo iter, è diventato “Monumento naturale”. “Il prossimo passo – ha detto il sindaco Pasquini – è il riconoscimento come sito Unesco”.

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Naturalmente tutti – soprattutto le loro insegnanti – hanno speso parole di apprezzamento, ringraziandoli dell’impegno, dell’entusiasmo e della curiosità, per i ragazzi, veri protagonisti del progetto, portato avanti in maniera multimediale. E’ infatti stato realizzato un documentario dal videomaker Dario Folchi che le classi hanno visto a scuola. “Un progetto che ci è davvero piaciuto fare, in tutti i suoi momenti” ha commentato il baby sindaco Alessandro, a nome di tutti i suoi compagni.

Pubblicato mercoledì, 8 Giugno 2022 @ 18:22:36     © RIPRODUZIONE RISERVATA