La giovane autrice lombarda si aggiudica il prestigioso premio letterario, che quest’anno ha avuto come madrina Francesca Reggiani
Con “Le Ragazze Fantasma” (Bookabook), Virginia Benenati ha vinto la sesta edizione del premio letterario “Femminile, Plurale”. La storia di Miriam, Katherina, Helen, Grace e Quinta, cinque “Radium Girl” che nel New Jersey degli anni ’20 lavorano alla “U.S. Radio corporation”, dipingendo con una vernice speciale a base di radio gli orologi militari che diventano così fluorescenti nel buio, ha conquistato la giuria di esperte, composta da Veronica Ricotta, Laura Faranda, Martina Testa ed Elisabetta Appetecchi.
Il tema di grande impatto, la ricostruzione della storia, attenta e rigorosa, gli aspetti di indubbia urgenza e attualità – come il delicato rapporto tra lavoro e sicurezza – e le emozioni intime e profonde delle sfortunate protagoniste, hanno conferito al testo un aspetto “femminile e plurale” di quella che appare come una vicenda tragicamente collettiva e fortemente attuale.
Nel corso della serata, condotta in maniera come sempre impeccabile da Brunella Franceschini, apprezzata insegnante e presidente dell’associazione “Femminile, Plurale”, l’autrice ha raccontato un po’ la genesi del romanzo e le motivazioni che l’hanno spinta a raccontare una storia quasi sconosciuta fino a pochi anni fa.
Molto interessanti anche gli interventi, sia quello da remoto di Cristina Battocletti, in collegamento da Venezia, dove stava seguendo la “Mostra del Cinema” come inviata per “Il sole 24 ore”, che quello in presenza di Manuela Cassarà,che hanno ottenutorispettivamente il secondo e terzo posto con i testi “Epigenetica” (La nave di Teseo) e “Io ero mia” (All Around).
Mattatrice indiscussa della piacevole serata, la “Spettacolare” Francesca Reggiani, che con la sua satira pungente ha regalato alla foltissima platea del Parco Risanamento tante risate ma anche preziosi aneddoti legati al mondo del Teatro, quel luogo magico in cui l’artista romana ha percorso i primi passi tenuta per mano dal grandissimo Gigi Proietti e della “Tv delle Ragazze”. Nella sua rapida carrellata di ricordi, non potevano mancare alcune imitazioni che l’hanno resa celebre, come quelle di Susanna Agnelli e Sabrina Ferilli. Prima di salutare il pubblico, la Reggiani ha anche parlato del suo libro, “Finché c’è satira, c’è speranza”, dove con sguardo intelligente e dissacratore, ma anche pieno di empatia, la Reggiani ripercorre le tappe della sua vita di donna di spettacolo, fin da quando, a scuola, metteva in serio imbarazzo i suoi professori semplicemente guardandoli in silenzio. Dal laboratorio di Gigi Proietti, al suo esordio con Fellini, alle parodie della TV delle Ragazze su Rai Tre, tra cui Katia Ricciarelli, Susanna Agnelli e Sabrina Ferilli, si è sempre trattato di un genere di satira capace di cogliere gli aspetti grotteschi dell’attualità, mai superficiale e sempre attenta ai motivi profondi della comicità. Tra le parodie del periodo della pandemia, quella della professoressa Ilaria Capua e tra quelle politiche quella di Giorgia Meloni, con la doppia intervista che la oppone a Concita de Gregorio. Nel libro non mancano accenni alle varie nevrosi da cui tutti siamo affetti, dalla dipendenza da cellulare e social, al disastroso rapporto con il clima e l’ambiente, all’imperativo di essere fidanzate e, soprattutto, giovani. Il libro è arricchito da alcuni Qr-code che rinviano ad altrettanti video, tratti da suoi spettacoli.
Un passo del libro è stato letto da Novella Morellini, mentre i brani tratti dalle opere in gara sono stati affidati a Daniela Tartaglione. Il Trio Letterario, composto da Gino Fedeli, Eleonora Bernabei e Francesco Di Iorio hanno invece curato come sempre la parte musicale, proponendo come brani “Cara” di Lucio Dalla, “La cura” di Franco Battiato”, “A ogni femmina un marito” di Flo e “I Will Survive”, di Gloria Gaynor.
Da segnalare anche gli interventi della giornalista Silvia Mobili, che ha ricordato con affetto la figura di Michela Murgia, e del gruppo “Se non ora, quando”, che a fine serata ha voluto lanciare di nuovo l’accorato appello “Cessate il fuoco”.
A chiusura della serata, la Franceschini ha voluto ringraziare il suo team, composto da Silvia Bastianini, Antonella Rinaldi, Valerio Chiacchierini, Flavia Verbo, Francesca Tiselli, Karyn Minerva, Cecilia Toffali, Tiziana Cimaroli, nonché tutti gli intervenuti, in primis i rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni, locali e non.
Il sindaco di Allumiere, Luigi Landi, e la presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco, si sono complimentati per la serata e per la capacità mostrata nel saper costruire “uno spazio di cultura, un percorso di partecipazione attiva da parte della comunità locale e del territorio, una buona pratica riconosciuta a livello regionale”.
(Foto di Marco Tassarotti e Karyn Minerva)