L’uomo è stato estubato al Gemelli e resta piantonato dalla Polizia Penitenziaria; Silvia Antoniozzi è gravissima ma stabile dopo le tre coltellate; migliora anche la figlia colpita da un fendente al fianco
Stamane si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto di Fabrizio Angeloni, l’uomo che ha accoltellato la moglie Silvia Antoniozzi e la figlia 17enne.
La giudice per le indagini preliminari Paola Petti ha accolto la richiesta avanzata dal pm Roberto Savelli, confermando il provvedimento anche se l’uomo è ricoverato al Gemelli. Ora si attende che sia nelle condizioni fisiche idonee per completare il resto delle procedure legali mentre è piantonato al policlinico romano dalla Polizia Penitenziaria.
Per la giudice le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia coordinate dalla Procura, che hanno individuato nel 48enne il responsabile del tentato omicidio di ex moglie e figlia, erano valide.
Dal punto di vista medico, lo stesso Angeloni è stato estubato e sebbene resti in terapia intensiva migliora progressivamente.
Chi invece rimane appesa fra la vita e la morte è Silvia Antoniozzi: arrivata al San Camillo in condizioni disperate – per via delle tre coltellate agli organi interni – è stazionaria ma sempre grave.
Leggero miglioramento anche per la 17enne, lei invece accolta al Bambin Gesù di Palidoro. Anche la ragazza è uscita dal coma farmacologico causato dal fendente con cui il padre l’ha colpita al fianco. Per lei anche delle ferite da difesa sulle braccia.
