“La disciplina introdotta nell’agosto 2012 che obbliga alla corresponsabilità del versamento dell’IVA e delle ritenute con riferimento ad appalti e subappalti sta, di fatto, rallentando pericolosamente i pagamenti, in una fase nella quale la vita stessa delle imprese dipende dalla disponibilità di liquidità e di credito”.
Lo afferma una nota della CNA, che sottolinea come “la produzione dei documenti da presentare al committente per ottenere il pagamento rappresenta una ‘prova diabolica’, essendo necessario raccogliere e ricostruire l’intera documentazione riferita alla realizzazione dell’appalto”.
“Le imprese, pertanto, sono costrette a ricorrere all’autocertificazione. Quest’ultima comporta un onere, per spese di consulenza, che può superare i 3.000 euro annui. Un costo insostenibile per le imprese più piccole e, in ogni caso, ingiustificato, in quanto trasferisce agli imprenditori compiti di controllo che spettano alle amministrazioni fiscali”.
Per questi motivi, la CNA ha chiesto al governo di intervenire con urgenza per eliminare gli aggravi, le difficoltà e i ritardi che la norma, così come concepita, sta provocando.
