“Desidero intervenire sulla situazione del Punto Nascita dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, un tema che riguarda direttamente la qualità dei servizi sanitari offerti alle donne del nostro territorio e, più in generale, la tutela del diritto alla maternità in condizioni di sicurezza e serenità.
È noto da tempo che il nostro Punto Nascita registra un numero di parti annuo inferiore a quello indicato dalle linee guida ministeriali per garantirne la piena operatività. Una delle motivazioni principali che scoraggia molte future mamme dallo scegliere Civitavecchia per partorire riguarda l’assenza della possibilità di ricorrere all’analgesia epidurale durante il travaglio.
In questi ultimi anni il Direttore dell’UOC di Ginecologia e Ostetricia ne ha fatto più volte richiesta e l’avvenuta assunzione da parte della ASL Roma4 di un anestesista dedicato ha rappresentato un primo passo importante, ma non ancora sufficiente per l’attivazione di questo servizio.
L’attivazione dell’epidurale non è un dettaglio tecnico. È una scelta che incide direttamente sulla qualità dell’assistenza, sul diritto alla libertà e alla dignità delle donne nel momento del parto, oltre che sulla capacità del nostro ospedale di essere davvero attrattivo. Ritengo che il reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Paolo abbia dimostrato negli anni competenza, professionalità e dedizione, qualificandosi come punto di riferimento per molte pazienti in gravidanza così come offrendo una chirurgia ginecologica mini-invasiva di eccellente qualità rispondendo con servizio in loco alle reali necessità della comunità.
Garantire l’epidurale contribuirebbe a rafforzare ulteriormente questo percorso di eccellenza e ad aumentare il numero delle partorienti assistite.
Per queste ragioni chiedo alla Direzione della ASL di cui conosco la sensibilità sul tema della salute delle donne di attivarsi con ogni mezzo per rimuovere gli ostacoli rappresentati dalla carenza di personale anestesiologico dedicato, affinché il servizio di analgesia epidurale venga messo a disposizione quanto prima.
Si tratta di una scelta di civiltà, di rispetto e di attenzione nei confronti delle donne della nostra città e del nostro comprensorio”.
Così, in una nota, la consigliera regionale Marietta Tidei
