Nunzi: "La desertificazione commerciale rivela l'indebolimento della vita urbana di Civitavecchia" • Terzo Binario News

Nunzi: “La desertificazione commerciale rivela l’indebolimento della vita urbana di Civitavecchia”

Nov 19, 2025 | Civitavecchia, Politica

“I dati relativi alla desertificazione commerciale presentati da Confcommercio ,rivelano un una profonda e drammatica indicazione di indebolimento della vita urbana: meno sicurezza nelle città, meno comunità meno rapporti .Il rischio è di perdere entro il 2035 ,115 mila negozi,il 20% ,e sono circa 105 mila i negozi sfitti.

A Civitavecchia non se ne è mai discusso seriamente, né credo siano mai stati pubblicati dati concreti su cui lavorare: quanti siano i negozi sfitti, da quanto tempo, a quale categoria commerciale appartengano, se le chiusure sono più numerose in periferia o al centro.

Basta comunque andare al mercato per capire come il fenomeno sia ormai dilagante, anche dal punto visivo. Scarse invece la proposta di interventi come il riutilizzo dei locali sfitti, servizi, incentivi fiscali, avvio di un dialogo tra proprietari e commercianti, discussione per patti civici, per canoni calmierati. Per comprendere come il problema sia scarsamente sentito basti vedere la totale assenza di interventi per quanto riguarda il periodo dei saldi.

I saldi estivi ed invernali costituiscono circa il 30% ,40% dei bilanci di alcune tipologie di negozi di prossimità ,quindi significano la sopravvivenza. Parcheggi gratuiti legati agli acquisti, eventi specifici, rafforzamento e gratuità del trasporto pubblico locale ,niente è stato proposto, non solo dall’assessorato ma dalle stesse associazioni di categoria. Manca un approccio olistico ,una visione generale ,un piano specifico per l economia di prossimità ,strumenti integrati per contrastare la desertificazione ,eventi urbani; eppure si tratta di un settore e di una attività economica primaria a Civitavecchia, per occupazione e numero di imprese; spesso la logistica urbana che è vitale per il commercio stata è utilizzata a scapito dei commercianti. Di questa totale incapacità di visione generale e di come si è disconnessi dalla realtà ne è testimonianza il progetto Italcementi In una situazione tragica per i negozi di prossimità proporre un mega centro commerciale sarebbe la definitiva scelta ,per una totale scomparsa dei piccoli negozi. La contraddizione più evidente, deriva dai dati delle crociere Milioni di persone che sbarcano, centinaia di miglia che rimangono e la città ed il commercio incapace di attrazione.( basta guardare i dati Confcommercio) se non in maniera irrilevante. Mettere insieme i propri soci ed avviare un itinerario dello shopping, ipotizzando una vera rete commerciale e presentandola in qualche progetto da finanziare; uno shopping legato alla cultura ,alla enogastronomia, che è l’unico settore ancora attivo. Avviare una indagine per i croceristi ,per sapere cosa chiedono i in servizi e cosa chiedano alla città ( l’ultima risale a 40 anni fa) per meglio definire adeguare l ‘offerta. Nei confronti del terziario c è sempre stata una sottovalutazione, nonostante i numeri, ora una inerzia drammatica davanti ad una desertificazione che rischia di farci perdere identità sicurezza, convivialità ,qualità della vita, coesione sociale. Non è un processo impossibile da fermare, ma necessita la consapevolezza che è un problema di tutti, un problema economico, sociale è a rischio la scomparsa di una economia urbana. Sulla desertificazione in atto aleggia uno strano conformismo della resa e del silenzio”.

Tullio Nunzi