La Croce Rossa Italiana e la guerra di Corea: il convegno a Civitavecchia per ricordare una missione di solidarietà • Terzo Binario News

La Croce Rossa Italiana e la guerra di Corea: il convegno a Civitavecchia per ricordare una missione di solidarietà

Ott 24, 2025 | Civitavecchia, Cultura

Mercoledì 22 ottobre, nella sala conferenze “Giusy Gurrado” della Fondazione Ca.Ri.Civ. di Civitavecchia, si è tenuto il convegno “La partecipazione della Croce Rossa Italiana nella guerra di Corea”, dedicato a un capitolo poco conosciuto della nostra storia.

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La giovane ricercatrice civitavecchiese Clelia Generali ha raccontato l’impegno della Croce Rossa Italiana (CRI) nel conflitto coreano (1950–1953), attraverso la missione dell’Ospedale n. 68, partito nel 1951 con 71 volontari tra medici, infermiere e operatori.
La struttura restò attiva fino al 1955, curando oltre 7.000 ricoverati e offrendo più di 230.000 prestazioni ambulatoriali, un segno concreto di solidarietà e professionalità.

«Questa missione dimostra come la Croce Rossa sappia portare aiuto ovunque, mettendo al centro la dignità della persona», ha ricordato Clelia Generali.

Per fronteggiare l’emergenza umanitaria e sanitaria causata dalla guerra l’Italia si rese disponibile a inviare un contingente della Croce Rossa Italiana per installare un ospedale militare da campo. L’unità formata da volontari e volontarie del Corpo Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie si insediò a Seul nel dicembre 1951 installando quello che divenne il celebre Ospedale da Campo N. 68 che rimase operativo fino al gennaio dl 1955, vale a dire oltre un anno dalla fine del conflitto.

Per l’Italia rappresentò il primo impiego all’estero dalla fine della II Guerra Mondiale in cui i volontari della CRI scrissero una pagina gloriosa della storia della Croce Rossa che contribuì a far riammettere l’Italia nel consenso internazionale, infatti furono insigniti di innumerevoli e importanti riconoscimenti.

L’importanza dell’operato svolto dall’ospedale n. 68 e il “peso” che ebbe la missione è testimoniato dall’emblematica partecipazione, il 27 luglio1953, del maggiore Fabio Pennacchi, comandante dell’ospedale, alla firma dell’armistizio di Panmunjom, al confine tra le due Coree, che pose fine al conflitto ripristinando la situazione iniziale. 

Infine, l’impegno italiano in Corea contribuì a far includere l’Italia, il 14 dicembre 1955, come membro dell’ONU, decretandone il ritorno sulla scena diplomatica internazionale.

L’incontro, organizzato con il supporto della Fondazione Ca.Ri.Civ., è stato un momento di memoria e riflessione sui valori umanitari che da oltre 160 anni guidano l’azione della Croce Rossa Italiana: umanità, neutralità e solidarietà senza confini.