Dopo 10 anni e praticamente al buio è il Burò che si aggiudica il Palio delle Contrade di Allumiere. Tre ottime batterie per la contrada bianconera che ha trionfato davanti a una star di livello nazionale in fatto di palii ovvero Giuseppe Zedde, ovvero il Gingillo che ha appena vinto il Palio di Siena del 16 agosto con i colori del Valdimontone.

Lui allumierasco di adozione in quanto spostato con Federica Regnani che in collina ci è nata. Il successo è stato di Daniele Verbo che ha cavalcato a pelo i somari Branca, Mirtillo e Angelino.

Anche il corteo storico è stato vinto dal Burò mentre la Nona si è aggiudicata il trofeo sbandieratori.

Sofferta la 59esima edizione della carriera dei somari, che ha visto dei ritardi causati da un partenza posticipata del corteo storico poi alcuni malori accusati in piazza, sebbene non facesse caldo. Infine l’infortunio occorso a Matteo Stefanini, fantino di Sant’Antonio pochi metri dopo la partenza della prima batteria. In tutti i casi sono intervenuti i soccorritori. Nella classifica finale dentro i vincitori del Burò con 30 punti, si è piazzata la Bianca a 26, Polveriera 24 quindi Nona 22, Ghetto 18 e Sant’Antonio 6.

Alla prima tornata, sembrava il palio dell’anno scorso visto che La Bianca è finita davanti al Burò, con sorpasso sul Ghetto, poi Polveriera, Nona e il somaro scosso di Sant’Antonio. E, anche in questo caso nella seconda batteria, come l’anno scorso, il Burò si è piazzato primo, con Polveriera seconda, Ghetto terzo, Nona quarta, La Bianca quinta e Sant’Antonio ultimo. Per cui il Cencio si è giocato nell’ultima batteria mentre su piazza della Repubblica è calato il buio e l’illuminazione affidata alla luce artificiale. In questo caso ha fatto corsa a sé la Nona, più staccata la Bianca mentre dietro è stata lotta serrata soprattutto da parte della Polveriera a caccia del sorpasso sul Burò che però non c’è stato. A seguire Ghetto e Sant’Antonio.

L’ordine di partenza delle tre batterie è stato: nella prima (dalla gabbia 1 alla 6), Polveriera, Burò, Sant’Antonio, La Bianca, Ghetto, Nona; nella seconda Burò, Sant’Antonio, Nona, La Bianca, Ghetto e Polveriera mentre nella terza Polveriera, Sant’Antonio, La Bianca, Nona, Ghetto, Burò.

Il corteo storico è uscito secondo l’ordine di arrivo del Palio 2024, con l’onore dell’apertura riservato alla Bianca, a seguire il Burò, la Polveriera, il Ghetto, Sant’Antonio, e la Nona e la performance degli sbandieratori. Un corteo con l’esibizione di sbandieratrici e sbandieratori accompagnati dal ritmo incalzante di tamburine e tamburini. Piccola interruzione causata dal malore di una figurante che dopo pochi istanti si è rimessa in piedi proseguendo la sfilata. Rimane lo spettacolo affascinante sotto gli occhi della delegazione del comune tedesco di Eglfing, con il quale Allumiere è gemellato.
Poi le solite schermaglie da Palio si sono mostrate come di consuetudine. L’inimicizia storica fra le due contrade più vincenti della piazza ovvero Polveriera e Nona si è ripresentata alla sbandierata rossoverde, disturbata dai canti della fazione rossoblù che domina la piazza dalla arte della Fontanina. A quel punto è uscito uno striscione a tinte rossoblù con sù scritto “l’ultimo chiude la porta” volto a prendere in giro i nonaroli per l’ultimo posto del 2024. Ma la Nona, che ha vinto il premio per gli sbandieratori, è andata sotto i palchi rossoblù a sbeffeggiare i rivali. A vincere il Mini Palio del sabato 2025 è stata la contrada della Polveriera, che ha messo dietro di sé – a pari merito – Ghetto e La Bianca.
